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Da oggi partono i saldi estivi in tutta Italia (tranne Trento e Bolzano). I ribassi sono più alti dell’estate scorsa, ma crescono anche i rischi per i consumatori. Ecco il decalogo anti-truffa.
Sabato 5 luglio segna l’inizio ufficiale dei saldi estivi 2025, con l’eccezione delle province autonome di Trento e Bolzano che seguiranno un calendario diverso. Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, quest’anno i ribassi sono più convenienti rispetto all’estate 2024: l’abbigliamento registra in media -19,2%, con punte di -20,8% sugli indumenti. Meno generosi gli sconti su accessori (-8,3%) e calzature (-17,6%), ma comunque superiori a quelli dello scorso anno.
L’interesse è alto, ma anche le insidie non mancano. Ecco perché è fondamentale avvicinarsi agli acquisti con spirito critico e occhi ben aperti. L’Unione Nazionale Consumatori ha messo a punto un decalogo anti-fregature, utile per orientarsi nella giungla delle promozioni.
Il decalogo dei saldi estivi 2025
- Confronta i prezzi. Non acquistare nel primo negozio che capita: gira, confronta, valuta. Spesso bastano pochi minuti per risparmiare molto.
- Fissa le priorità. Entra nei negozi con idee chiare: compra solo ciò che serve davvero. Così eviti acquisti d’impulso e capi che resteranno nell’armadio.
- Stabilisci un budget. Decidi quanto spendere in anticipo e attieniti a quella cifra. Così eviti sorprese sul conto e sensi di colpa inutili.
- Controlla il cartellino. Il prezzo originale, lo sconto e il prezzo scontato devono essere ben visibili. Se manca il prezzo precedente (obbligatorio dal 2023), il negoziante può essere sanzionato.
- Diffida degli sconti troppo alti. Oltre il 50% spesso si nasconde merce vecchia o prezzi gonfiati in partenza. Fatti attrarre dal valore, non dal numeretto.
- No ai fondi di magazzino. I saldi devono riguardare merce della stagione che sta finendo. Se il negozio si è “riempito” tutto d’un tratto, qualcosa non quadra.
- Prova i capi, se possibile. Non c’è l’obbligo per legge, ma è buona norma. Diffida dei negozianti che non fanno provare nulla o chiedono un anticipo per farlo.
- Cambi solo se il negoziante lo consente. A meno che il prodotto non sia difettoso, il cambio è una scelta del punto vendita (salvo acquisti online).
- Difetti? Hai 26 mesi per far valere i tuoi diritti. Grazie alla normativa in vigore dal 2022, non è più necessario segnalare entro due mesi. Lo scontrino aiuta, ma basta provare l’acquisto. In caso di difetto, hai diritto a riparazione, sostituzione o rimborso.
- Pagamenti con carta sempre accettati. Il commerciante è obbligato a ricevere pagamenti elettronici per qualsiasi importo. Se si rifiuta, può essere sanzionato: 30 euro + il 4% del valore negato.
Un’estate di sconti, ma anche di regole
L’introduzione del decreto legislativo 26/2023, che recepisce la direttiva Omnibus dell’Unione europea, ha reso più trasparente il mercato dei saldi, ma non lo ha reso immune da irregolarità. Informazione e consapevolezza restano le migliori armi per difendere i propri diritti e fare davvero buoni affari.