Un tranquillo pomeriggio d’estate tra amici, il sole che cala tra le colline dell’Appennino forlivese, una birra fresca sul tavolino e qualche risata. Doveva essere un momento di relax e spensieratezza, invece si è trasformato in un incubo. Una tragedia. Un’auto impazzita, un Suv fuori controllo, e un impatto violentissimo che ha spezzato la vita di Gabriele Nuzzolo, 34 anni, insegnante e consigliere comunale del Partito Democratico a Santa Sofia, nel cuore della Romagna.

È successo tutto in pochi attimi, attorno alle 19 di domenica 22 giugno, a Poggio alla Lastra, una piccola frazione montana del comune di Bagno di Romagna, nel Forlivese. Gabriele si trovava seduto all’esterno di un bar insieme a tre amici, godendosi un tranquillo aperitivo. Nessuno di loro poteva immaginare che la loro vita stava per essere stravolta per sempre.

Il malore della conducente e l’impatto letale

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, una donna alla guida di un suv, durante una manovra in retromarcia, avrebbe avuto un improvviso malore. La perdita di controllo del mezzo ha causato un’accelerazione incontrollata e il veicolo è schizzato all’indietro, centrando in pieno i tavolini del bar.

Il gruppo di amici non ha avuto il tempo di reagire. Gabriele Nuzzolo, che si trovava più vicino al punto d’impatto, è stato investito in pieno. Per lui non c’è stato nulla da fare. I soccorsi sono stati immediati: sul posto è giunta un’ambulanza e si è alzato in volo anche l’elicottero del 118, ma il suo cuore si era già fermato. Gabriele è morto sul colpo.

Gli altri tre amici sono rimasti feriti, ma nessuno di loro versa in pericolo di vita. Sono stati trasportati in ospedale per le cure del caso, sotto choc per quanto accaduto davanti ai loro occhi.

Una comunità sotto choc

La notizia della morte di Gabriele Nuzzolo ha rapidamente fatto il giro del comune di Santa Sofia e di tutta l’area montana del Forlivese, dove il 34enne era molto conosciuto e stimato. Non solo per il suo impegno nella scuola come insegnante, ma anche per la sua attività politica e la presenza costante nel tessuto sociale del territorio.

«Era prima di tutto un amico – ha dichiarato con voce rotta dall’emozione la sindaca di Santa Sofia –. Un ragazzo serio, impegnato, sempre pronto ad aiutare gli altri. Sono profondamente addolorata per questa tragedia che ha colpito la nostra comunità nel cuore».

Anche i compagni di partito del Partito Democratico hanno espresso il loro dolore con una nota: «Una disgrazia che ci lascia senza parole. Gabriele era un punto di riferimento, sempre disponibile, sempre presente. La sua perdita è incolmabile».

Chi era Gabriele Nuzzolo

Nato nel 1990, Gabriele Nuzzolo era cresciuto tra i paesini dell’Appennino forlivese. Dopo gli studi universitari, aveva deciso di tornare a vivere nei luoghi dell’infanzia per insegnare e impegnarsi per la comunità. Consigliere comunale del Partito Democratico a Santa Sofia, era anche segretario della sezione locale del partito e partecipava attivamente alle iniziative sociali, culturali e ambientali della zona.

Chi lo conosceva lo descrive come una persona riservata ma concreta, con una passione autentica per la politica vista come servizio pubblico, lontana da ogni forma di protagonismo. Aveva a cuore il destino dei piccoli borghi, l’istruzione dei ragazzi e la valorizzazione del territorio montano, spesso dimenticato dalle istituzioni.

«Parlare con lui significava ascoltare idee e soluzioni – racconta un collega insegnante –. Era uno che ascoltava davvero, che sapeva costruire ponti tra persone diverse. Oggi tutti noi abbiamo perso qualcosa di importante».

L’indagine: si cerca conferma del malore

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri di zona che hanno effettuato i rilievi per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti. L’ipotesi più accreditata è che la donna al volante abbia avuto un malore improvviso mentre cercava di effettuare una manovra di retromarcia. L’auto, un suv di grandi dimensioni, si sarebbe mossa in modo incontrollato finendo addosso al gruppo di amici.

La donna, anche lei sotto choc, è stata trasportata in ospedale per accertamenti. Gli inquirenti hanno disposto anche gli esami tossicologici e clinici di rito, ma al momento non ci sono elementi che facciano pensare a responsabilità diverse dal tragico malessere.

Tuttavia, gli accertamenti proseguiranno anche nei prossimi giorni, soprattutto per verificare eventuali anomalie meccaniche del mezzo o altri fattori esterni. È stata aperta un’inchiesta per omicidio stradale colposo, come da prassi.