Nuovo episodio nella scia di attacchi che sta allarmando la provincia di Cosenza. Nella notte appena trascorsa si è registrato a San Marco Argentano l’assalto al bancomat delle Poste Italiane nel quartiere Scalo, fatto saltare in aria con una potente carica esplosiva. Un boato che ha squarciato il silenzio notturno e svegliato i residenti, lasciando dietro di sé danni ingenti allo sportello automatico e alla struttura che lo ospitava.

Portati via tutti i soldi: i ladri sono fuggiti via col bottino. Il sindaco Virignia Mariotti ha stigmatizzato l’accaduto, affidando alla stampa un commento laconico. «Il clima di festa – ha detto visibilmente scossa per l’azione criminale perpetrata col supporto subdolo dell’oscurità – è stato purtroppo rovinato da un riprovevole episodio che ha profondamente turbato la comunità sammarchese. Condivido la preoccupazione dei cittadini dello Scalo, anche perché non è il primo episodio del genere. Confido nell’operato delle forze dell’ordine».

Si tratta del quarto colpo messo a segno con le stesse modalità da una banda di criminali esperti, sulla quale stanno concentrando le indagini i Carabinieri. L’Arma sospetta infatti che dietro ogni azione vi sia una regia unica, una stessa mente criminale capace di pianificare e coordinare assalti in territori diversi ma con una strategia identica e ormai collaudata.

In un lasso di tempo estremamente ridotto, una sequenza di colpi eseguiti con precisione chirurgica ha interessato tre aree geografiche diverse, seguendo una direttrice inquietante che collega lo Ionio, il Tirreno e l’area del Pollino. Una vera e propria escalation che rende ancora più grave l’assalto al bancomat di San Marco Argentano, inserendolo in un quadro investigativo molto più ampio.

La serie criminale ha avuto inizio nella notte tra il 22 e il 23 dicembre a Lauropoli, frazione di Cassano all’Ionio. Intorno alle tre del mattino un commando ha fatto esplodere lo sportello dell’ufficio postale, distruggendo completamente l’ATM e provocando danni strutturali tali da costringere alla chiusura della filiale. Nemmeno ventiquattr’ore dopo, nella notte della Vigilia di Natale, l’azione si è spostata sulla costa tirrenica, colpendo Santa Maria del Cedro.

In quel caso il bersaglio è stato la filiale della Bcc Calabria Nord, a dimostrazione di come il gruppo non faccia distinzione tra presidi postali e istituti di credito, puntando esclusivamente al bottino e utilizzando tecniche d’urto estremamente violente. L’ultimo atto prima del colpo di San Marco Argentano si è consumato nella notte del 29 dicembre a Laino Borgo, dove le esplosioni hanno distrutto il Postamat nel cuore del centro del Pollino.

Ora l’assalto al bancomat di San Marco Argentano rappresenta l’ennesimo tassello di un mosaico criminale che preoccupa cittadini e istituzioni. Le indagini dei Carabinieri proseguono serrate, con l’obiettivo di individuare i responsabili e interrompere una catena di azioni che, per rapidità, modalità e spostamenti, lascia pochi dubbi sull’esistenza di una banda organizzata e altamente specializzata.