Al Forum Democrazia di Bruxelles il deputato di Forza Italia chiede regole chiare contro il potere crescente delle piattaforme digitali
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Al Forum Democrazia di Bruxelles, Andrea Gentile, deputato di Forza Italia, ha riportato al centro del dibattito una questione che l’Unione europea considera strategica: proteggere la democrazia nell’era delle piattaforme digitali. Con un video pubblicato su Facebook, il parlamentare ha rilanciato il suo appello a un confronto serio sul potere delle Big Tech, ricordando come la salvaguardia della libertà di espressione e della libertà di informazione sia parte integrante dei valori fondanti dell’UE.
Secondo Gentile, non si può ignorare che le piattaforme abbiano modificato il rapporto tra cittadini, istituzioni e informazione, creando un terreno fertile per sfiducia e disintermediazione.
“Le Big Tech sono ormai attori politici: l’Ue deve reagire”
Nel suo intervento, Gentile ha parlato senza giri di parole dell’impatto delle Big Tech e di come questo influisca sulla qualità della democrazia. Ha riconosciuto i benefici portati dalle piattaforme digitali, ma ha evidenziato il rovescio della medaglia: la crescente perdita di autorevolezza delle fonti tradizionali e un’influenza sempre più diretta sulle dinamiche istituzionali.
«Per il loro enorme peso economico, le piattaforme sono ormai veri e propri attori politici», ha osservato. «Possono influenzare scelte e decisioni democratiche, ed è per questo che l’idea di sottrarsi alle regole UE sui mercati e sui servizi digitali va respinta senza esitazione».
Verso nuove regole europee per il digitale
Gentile ha invitato gli Stati membri ad avviare una riflessione condivisa, volta ad armonizzare norme e competenze. L’obiettivo è dotare l’Europa di strumenti comuni che garantiscano trasparenza, responsabilità e tutela del pluralismo informativo. Una sfida che, secondo il deputato, deve essere affrontata ora, mentre si definiscono i prossimi passaggi del pacchetto digitale europeo. Nel suo appello finale, Gentile ha insistito sull’importanza di un confronto ampio e trasparente, capace di includere istituzioni, enti regolatori e società civile.

