È la prima donna candidata a sindaco nella storia delle elezioni comunali a Lungro. L’obiettivo è, ovviamente, quello di stabilire un altro e più incisivo primato: diventare la prima donna a ricoprire la carica più alta del Comune arbereshe. Per farcela, Elisabetta Santoianni dovrà battere alle urne, il 12 giugno prossimo, il suo avversario Carmine Ferraro. Ad accompagnarla nella sua corsa i 9 candidati a consigliere della lista “Lungro nel cuore”. Perché è proprio il cuore, racconta, ad averla spinta a tornare qui dopo alcune esperienze lontano dalla Calabria ed è ancora il cuore il responsabile principale della sua scelta di candidarsi.

Perché ha sentito la necessità di scendere in campo in prima persona?

«Alla base di questa scelta c’è l’amore per il mio paese. Io ho studiato fuori e fuori ho iniziato il mio percorso professionale ma poi sono tornata per creare un futuro qui per me e la mia famiglia. Ho due figli che stanno crescendo a Lungro e anche per loro voglio costruire un posto in cui crescere bene».

Rispetto all’amministrazione precedente si pone in un’ottica di continuità o riparte da zero?

«Nel mio programma c’è un doppio filo conduttore. C’è una parte dell’amministrazione uscente che appoggia la mia candidatura e c’è una serie di progetti già avviati che intendo portare avanti, quindi da questo punto di vista mi pongo sicuramente in continuità con chi mi ha preceduto. Ma ovviamente intendo anche mettere in campo progetti nuovi per dotare il paese di quei servizi – per esempio quelli destinati ai bambini – che mancano. Tutto questo con l’obiettivo di arginare lo spopolamento che colpisce tutti i paesi dell’entroterra».

Quali sono i punti principali del suo programma e le prime cose su cui intende mettersi all’opera se dovesse essere eletta sindaco?

«Noi abbiamo un programma ambizioso ma molto fattibile. Abbiamo in mente di creare un centro sportivo polivalente per dare dei servizi ai nostri figli. Proprio su questo abbiamo appena avuto un incontro online con esperti del settore sulla fattibilità di questo progetto. Poi vogliamo sfruttare a pieno i fondi del Pnrr creando un ufficio progettazione sia per partecipare ai bandi sia per dare consulenza alle imprese e ai cittadini che intendano mettersi in gioco. Tra gli obiettivi c’è anche il wi-fi gratuito, e questo penso che riusciremo a realizzarlo già nei primi cento giorni di amministrazione, in modo che la nostra comunità possa essere connessa in maniera semplice con il resto del mondo. Al momento abbiamo un problema legato ai rifiuti, che non è solo nostro ma di tutta la regione: vorremmo cercare di superarlo con una sorta di cambiamento generale della gestione puntando a riciclare di più. Il nostro motto è “più ricicli, meno paghi” perché così riusciremo ad abbassare le tariffe ai più virtuosi e questo può essere un modo per invogliare la cittadinanza a differenziare di più, anche perché a Lungro la differenziata al momento non è un punto forte. Poi puntiamo a potenziare il turismo: qui abbiamo l’eparchia e si può lavorare molto sul turismo religioso, infatti abbiamo intenzione di creare dei percorsi specifici e anche di realizzare un albergo diffuso per accogliere i turisti». 

Dovendo dire ai suoi concittadini, in breve, perché dovrebbero votare lei piuttosto che il suo avversario, cosa dice?

«Io sono nata qui e ho sempre partecipato attivamente alla vita politica di questo paese e della provincia: parlerei meno di gioventù e più di competenze. Inoltre tutti i candidati della nostra lista sono abitanti di Lungro, persone che risiedono qui e lavorano qui o nei paesi limitrofi. Dall’altra parte ci sono invece candidati che non vivono il paese perché sono residenti fuori e infatti molti punti del loro programma non coincidono con la realtà del territorio perché sono già stati realizzati e loro non se ne sono neanche accorti: magari uno stando fuori segue la vita politica da lontano e la percezione è un po’ diversa».