«La decisione di rinviare l’Assemblea provinciale già convocata rappresenta un fatto politicamente grave e non più tollerabile. Non si tratta di un episodio isolato, ma dell’ennesima conferma di una gestione che ha progressivamente svuotato il Partito Democratico della provincia di Cosenza dei suoi luoghi democratici, della sua funzione politica e della sua capacità di iniziativa. Quell’Assemblea era stata richiesta formalmente, oltre un mese fa, da 35 componenti, nel pieno rispetto delle norme statutarie (art. 13, Statuto regionale PD Calabria), per discutere della legge di Bilancio e delle sue ricadute sulla Calabria.

Una discussione che si è rivelata, nei fatti, un’occasione politica persa, tanto più alla luce degli sviluppi di queste ore, che vedono il Governo in difficoltà e aprono spazi di iniziativa e di mobilitazione che il partito provinciale non è stato messo nelle condizioni di cogliere. Il rinvio dell’Assemblea configura una violazione evidente delle prerogative dell’Assemblea provinciale, che lo Statuto individua come sede sovrana di confronto, indirizzo e decisione politica, non come organismo da gestire in modo discrezionale.

Questo atto si inserisce in una situazione ormai conclamata di immobilismo politico, segnata dall’assenza di organismi dirigenti pienamente funzionanti, dalla mancata costruzione di una segreteria rappresentativa, dalla sistematica chiusura di ogni spazio di confronto, proposta e iniziativa reale. A oltre sei mesi dal congresso, il partito provinciale è di fatto paralizzato. In questo quadro, il rinvio dell’Assemblea non è solo un errore: è un atto che aggrava una crisi di direzione politica già evidente e che rende inevitabile una presa d’atto collettiva.

A questo punto la sfiducia al Segretario provinciale non è una scelta punitiva né divisiva, ma una decisione necessaria per mettere in sicurezza il partito, ristabilire il rispetto delle regole statutarie e restituire centralità agli organismi democratici (art. 14, comma 10; art. 13, comma 5, Statuto regionale PD Calabria). Siamo inoltre alla vigilia di una fase decisiva, con l’avvio del percorso per le elezioni provinciali, dopo una sconfitta che ha consegnato la Provincia alla destra.

In queste condizioni, perseverare nello stallo significherebbe esporre il Partito Democratico a nuovi fallimenti politici e a un’ulteriore perdita di credibilità. Per queste ragioni, occorre prendere atto che l’attuale gestione non è più in grado di garantire una guida politica adeguata e assumersi la responsabilità di aprire una fase nuova. La sfiducia è oggi lo strumento necessario per salvaguardare l’unità, la funzione e il futuro del Partito Democratico nella provincia di Cosenza».
*Pino Le Fosse, componente della direzione provinciale del Pd di Cosenza