Domenico Ziccarelli lascia Italia Viva ad appena una decina di giorni dalla vittoria di Nunzia Paese nel congresso regionale. Nulla di personale contro la presidente nella nota, ma un attacco all’establishment calabrese del partito che a suo dire non ha sposato con convinzione le tesi garantiste.

«Sono rammaricato sinceramente di non aver più rinnovato la mia adesione ad Italia Viva – dice l’ormai ex coordinatore cittadino di Rende -. E tuttavia sono ancor più rammaricato del fatto che mentre il nostro leader Matteo Renzi continua coraggiosamente la sua battaglia per una giustizia giusta che non consenta obrobri come quelli consumati anche in suo danno e che in Calabria si sono manifestati con azioni davvero difficili da comprendere e giustificare, qui c’è invece da parte della rappresentanza di vertice di Italia viva una strana è davvero deplorevole sudditanza allo strapotere giudiziario che ha mortificato classi dirigenti e comunità».

Ziccarelli, che è stato di recente anche assessore della giunta Manna di cui continua ad essere un fedelissimo, entra nel dettaglio. «In politica ormai la coerenza è un optional – spiega – ma per chi come me viene da una gloriosa tradizione riformista e garantista riesce davvero difficile immaginare di compiere un percorso con persone che invece si muovono in maniera capziosa e sudditanea».

«Anche io rivolgo un pensiero alla cara Nunzia Paese – conclude Domenico Ziccarelli -. Le auguro ogni bene e soprattutto di poter affermare valori e modi di essere e fare che siano fondamentalmente opposti a quello che finora è avvenuto».