Ieri sera, per la prima volta, la piazzola del “Nicola Giannettasio” di Corigliano Rossano ha accolto un elicottero del servizio sanitario regionale in piena notte. Un atterraggio silenzioso e potente, catturato anche in un video amatoriale che mostra il momento in cui le pale fendono l’oscurità e il velivolo tocca terra illuminando la pista. Non è solo una scena suggestiva: dietro c’è un intervento tecnico atteso da anni e una conquista che può fare la differenza tra la vita e la morte.

Fino a ieri, dopo il tramonto, il soccorso aereo si fermava. Le emergenze gravi, soprattutto quelle legate a traumi complessi o a infarti, venivano dirottate sugli ospedali hub tramite ambulanza, con inevitabili tempi di percorrenza più lunghi. Ora, con la piazzola abilitata all’uso notturno, si apre un capitolo nuovo: pazienti che necessitano di cure immediate possono essere trasferiti o ricevere assistenza avanzata senza attendere l’alba.

Al “Giannettasio” di Rossano attivato l’elisoccorso notturno: una conquista che può salvare vite e rafforzare la rete dell’emergenza-urgenza.

L’intervento di adeguamento

La struttura sanitaria ha investito in un’opera di riqualificazione che, a prima vista, può sembrare “solo” un adeguamento tecnico. In realtà è un tassello strategico. La piazzola è stata dotata di sistemi di illuminazione a norma ENAC, segnaletica luminosa perimetrale, fari direzionali e impianti di sicurezza per il volo notturno.

I lavori hanno interessato non solo l’area di atterraggio, ma anche gli accessi diretti all’ospedale, così da garantire un trasferimento rapido e sicuro dal velivolo al pronto soccorso. Tecnici specializzati hanno certificato l’idoneità della struttura, aprendo la strada al primo collaudo operativo proprio nella notte di ieri.

Il valore del tempo

Chi lavora nella medicina d’urgenza lo ripete come un mantra: il tempo è un fattore determinante. Un paziente con trauma cranico o con un infarto acuto può avere chance molto diverse di sopravvivenza e recupero in base a quanto velocemente riceve trattamenti avanzati.

Prima, di notte, l’assenza di collegamento aereo obbligava al trasporto su gomma verso gli hub più attrezzati. Ciò significava percorrere decine di chilometri su strade non sempre agevoli. Oggi, con l’elisoccorso operativo h24, si riduce drasticamente il tempo di arrivo in sala operatoria o in emodinamica. È un salto di qualità nella rete dell’emergenza-urgenza.

Un segnale per il territorio

La riapertura notturna della piazzola non riguarda solo la città, ma l’intero bacino di utenza che gravita attorno al “Nicola Giannettasio”. Le aree interne, spesso più isolate e difficili da raggiungere, potranno contare su un servizio più rapido.

Il messaggio è chiaro: anche in un contesto dove la sanità pubblica soffre di carenze croniche, esistono passi concreti in avanti. Non risolve tutti i problemi, ma segna un punto di fiducia.

Dal video all’emozione collettiva

Il video amatoriale che circola in queste ore mostra un momento quasi cinematografico: le luci della piazzola che si accendono, l’elicottero che compare come un faro nella notte, la polvere sollevata dal rotore. Non è solo spettacolo: è la rappresentazione concreta di un progresso che riguarda tutti.

Chi era presente ha raccontato una scena di forte emozione, fatta di applausi e di consapevolezza. In quel rumore di pale e vento c’era il senso di anni di attese e di discussioni finalmente tradotte in realtà.

Una lunga attesa

La questione dell’operatività notturna dell’elisoccorso era sul tavolo da molto tempo. Medici, associazioni di categoria, amministratori locali avevano più volte sollevato il problema: senza voli notturni, il servizio era monco. Non mancarono polemiche, appelli, e perfino iniziative popolari.

Il via libera arrivato ieri sera segna la conclusione di un percorso complesso, fatto di procedure amministrative, iter autorizzativi e lavori infrastrutturali.

Ospedale e territorio: un legame rinnovato

Per un presidio come il “Nicola Giannettasio”, spesso al centro di discussioni sul ridimensionamento o sulla carenza di risorse, la possibilità di garantire voli notturni è anche un riscatto simbolico. Significa essere nuovamente nodo vitale nella rete sanitaria regionale.

Il beneficio non si esaurisce nel pronto soccorso. Reparti come cardiologia, ortopedia, chirurgia e rianimazione potranno lavorare in sinergia più stretta con gli hub, sapendo che i trasferimenti critici non hanno più il vincolo dell’orologio.