Pubblicato il bando di gara per l’“Affidamento per i lavori di manutenzione straordinaria – riqualificazione energetica – strutturale e sociale del complesso Seminario Arcivescovile Cosentino”, per un importo complessivo di 3milioni e 240mila euro.

L’intervento riguarda uno dei complessi monumentali più prestigiosi del centro storico di Cosenza, di proprietà della Curia arcivescovile. Il progetto mira a valorizzare e rendere più sostenibile l’intera area che include il Palazzo Arcivescovile, il Nuovo Seminario (Seminarium Consentinum) e il Vecchio Seminario, oggi sede della Biblioteca Nazionale. Le sale ospitano anche la collezione del Museo Diocesano, parte integrante del patrimonio storico-artistico cittadino. Gli edifici si affacciano su piazza Parrasio (riqualificata di recente), Corso Telesio, la zona absidale della Cattedrale e i ruderi di piazzetta Toscano.

La Curia è proprietaria del complesso da cinque secoli e la novità rilevante è che ha formalmente chiesto - mediante Accordo e relativo addendum dello scorso 15 ottobre - che la Stazione Appaltante SUA di Cosenza proceda alla pubblicazione del bando. In forza di tale richiesta, la procedura sarà gestita dalla SUA e il bando sarà svolto con procedura negoziata, in modalità telematica, con criterio di aggiudicazione del prezzo più basso. Il termine per la ricezione delle offerte è fissato per il 22 ottobre 2025 alle ore 10. Dopo la scadenza sarà nominata una commissione giudicatrice incaricata della valutazione delle proposte.

Fonti di Palazzo dei Bruzi sottolineano come il Comune di Cosenza sia attualmente tra le stazioni appaltanti più rilevanti d’Italia, un risultato che l’amministrazione considera strategico dopo le numerose gare e i progetti finanziati nell’ambito di CIS e Agenda Urbana (22 gare ricordate dall’amministrazione). L’intervento previsto non è solo un restauro: punta a coniugare conservazione storico-architettonica, adeguamenti strutturali e efficientamento energetico, oltre a interventi con ricadute sociali e culturali volti a valorizzare il complesso come hub di fruizione pubblica.