Dopo il caso sollevato dalla deputata della Lega Simona Loizzo che, nella giornata di ieri, aveva accusato l’amministrazione comunale di Rogliano di escludere dal servizio mensa i bambini i cui genitori sarebbero morosi con il pagamento della tariffa richiesta, arriva la precisazione del sindaco Giovanni Altomare, attraverso un video pubblicato sui social:

«Cari concittadini e concittadine, in queste ore stiamo assistendo a qualcosa di profondamente. Una narrazione falsa, distorta, costruita per colpire chi ogni giorno lavora con serietà per la propria comunità. Una narrazione che non riguarda solo l'amministrazione comunale, ma che, cosa ben più grave, utilizza i bambini come strumento di polemica politica. Voglio dirlo con tutta la indignazione, la responsabilità e il cuore che metto nel mio ruolo.

Il Comune di Rognano non ha mai deciso, né mai deciderà di negare un pasto a un bambino. Non l'abbiamo fatto in passato e non lo faremo in futuro. Partiamo da quelli che sono i fatti. In data 2 dicembre la responsabile del settore socio-culturale ha inviato questa comunicazione nella quale si chiedeva ai genitori di prenotare i pasti dei bambini tramite mensapp, specificando che sarebbero stati forniti solo i pasti prenotati.

Questo si è reso necessario per organizzare il servizio e fornire numeri certi alla ditta incaricata di preparare i pasti. Prenotare non significa pagare. In data 9 dicembre la dirigente scolastica ha allegato al registro elettronico delle famiglie la comunicazione del 2 dicembre, accompagnata da una nota inserita dalla stessa dirigente che è quella che viene riportata oggi sui social.

In maniera semplice il contenuto della nota inserita nel registro è completamente diverso, distorsivo e volto a creare tensioni nella nostra comunità. Infatti, da quando riportato dalla comunicazione della responsabile del settore socio-culturale del nostro Comune, come si può tranquillamente leggere, a prenderlo allegato, non si parla di negare i pasti ai bambini. Questi sono i fatti. Ci troviamo ad essere vittime dell'ennesima strumentalizzazione politica Il pasto non è stato negato a nessun bambino, né in data 9 dicembre e mai lo sarà.

Tant'è che dall'inizio dell'anno scolastico abbiamo servito 2.572 pasti in più rispetto a quelli prenotati su un mensapp e sono passati solo due mesi. Chi mi conosce sa perché. Perché sarebbe contro tutto ciò in cui credo, contro la mia storia, contro il mio percorso umano, familiare e politico. Ho dedicato anni della mia vita a difendere i minori, i più fragili, a stare accanto a chi non ha voce, a sostenere le famiglie in difficoltà. Pensare che potrei approvare o anche solo tollerare la separazione di un bambino dai suoi compagni durante la mensa è un'offesa profonda non solo al mio ruolo di sindaco, ma alla mia identità di uomo, di padre e di educatore.

La verità è semplice, limpida, documentata. Il Comune ha soltanto invitato le famiglie a usare correttamente l'app per prenotare i pasti. E lo ripeterò sempre, prenotare non significa pagare. Mai è stato scritto o detto che un bambino dovesse rimanere senza pasto. La scelta di trasformare una informazione tecnica in un caso sociale è grave, che nulla ha a che vedere con la realtà dei fatti e soprattutto con gli atti ufficiali prodotti dalla nostra amministrazione comunale, alimentando delle tensioni inutili nella comunità.

Le comunicazioni circolate sui social, pubblicate in modo affrettato anche da parte di personale scolastico che dovrebbe conoscere bene il peso delle parole, sono state fuori luogo per tempi, modi e contenuti e hanno generato un clima di tensioni inutili, alimentando paure nelle famiglie e colpendo ingiustamente l'amministrazione comunale. È difficile non vedere dietro questa ondata di polemiche il fastidio che l'azione amministrativa di questi mesi sta evidentemente provocando.

Forse ci si preferisce creare confusione invece di riconoscere che stiamo lavorando con determinazione, serietà e trasparenza per migliorare il nostro amato paese. Ma su una cosa devo essere chiarissimo. Non permetterò, non permetteremo mai che i bambini vengano usati come arma politica o come terreno di scontro. Mai. Nella giornata del 9 dicembre, questo è un fatto incontrovertibile, il pasto è stato garantito a tutti, senza distinzione. E così sarà sempre, finché avrò e finché avremo la responsabilità di guidare questa comunità. Il resto sono solo polemiche alimentate in modo irresponsabile.

Noi continueremo a lavorare, a fare la nostra parte, continueremo a garantire i diritti, continueremo a proteggere i più piccoli e continueremo a farla a testa alta come siamo abituati a fare, senza lasciarci intimorire da chi prova a distorcere la realtà. Perché a Rogliano oggi e sempre la dignità dei bambini viene prima di tutto».