giovedì,Dicembre 12 2024

“Gentleman”, raffica di condanne per il narcotraffico. Cade l’associazione mafiosa

Emessa la sentenza di primo grado col rito abbreviato per i presunti componenti dell’associazione dedita al traffico internazionale di cocaina, eroina e marijuana. Condannati a 20 anni di carcere Luigi Abbruzzese e Filippo Solimando. Assoluzioni anche per l’articolo 74. Altissime le richieste del pm Luberto. E’ terminato questa mattina il processo di primo grado col rito

“Gentleman”, raffica di condanne per il narcotraffico. Cade l’associazione mafiosa

Emessa la sentenza di primo grado col rito abbreviato per i presunti componenti dell’associazione dedita al traffico internazionale di cocaina, eroina e marijuana. Condannati a 20 anni di carcere Luigi Abbruzzese e Filippo Solimando. Assoluzioni anche per l’articolo 74. Altissime le richieste del pm Luberto.

E’ terminato questa mattina il processo di primo grado col rito abbreviato relativo all’inchiesta “Gentleman” della Dda di Catanzaro che nel 2015 scoprì un’associazione per delinquere dedita al narcotraffico che commercializzava la droga con l’Albania e con altre Nazioni europee per farla arrivare a Cassano, distribuendola poi in tutta la Sibaritide e in altre zone della provincia di Cosenza. Il gup Assunta Maiore ha inflitto pesanti condanne ma ha assolto tutti coloro i quai erano accusati di associazione mafiosa: Luigi Abbruzzese, Filippo Solimando, Antonio Abbruzzese, detto “Tonino Banana”, Salvatore Nino Ginese e Antonio Pavone.

Tuttavia, la sentenza riporta come detto condanne molto severe che riguardano il traffico di cocaina, eroina e marijuana che secondo la pubblica accusa, rappresentata dal procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro Vincenzo Luberto, avrebbe riguardato italiani e albanesi. I promotori della presunta associazione dedita al narcotraffico sarebbero Luigi Abbruzzese (tutt’ora latitante), Filippo Solimando e Salvatore Nino Ginese che il giudice di primo grado ha condannato rispettivamente a 20 anni di reclusione (senza la concessione delle attenuanti generiche in quanto risultava incensurato), 20 anni di carcere e 9 anni e 4 mesi.

Ecco le altre condanne: Alfonso Brandimarte 10 anni e 8 mesi; Salvatore Castellino 4 anni; Danilo Ferraro 5 anni e 4 mesi; Antonio Giorgio Florio 4 anni; Vincenzo Fuscaldo 6 anni; Dilaver Hajdini 16 anni e 8 mesi; Antonio Malagrinò 4 anni; Antonio Pavone 11 anni e 4 mesi; Francesco Policastri 8 anni e 8 mesi; Leonardo Policastri 4 anni; Cosimo Damiano Schiavelli 10 anni; Fisnik Smajlaj 15 anni e 4 mesi; Antonio Abbruzzese, detto “Tonino Banana”, 8 anni (esclusa l’aggravante dell’articolo sette sulle armi); Marino Belfiore 3 anni e 4 mesi; Angelo Andracchi 7 anni e 8 mesi; Sabino Pedone 1 anno, in continuazione 5 anni e mesi 4; Pedro Juan Petrusic 4 anni, mesi 5 e 10 giorni; Francesco Maiolo 3 anni; Domenico Pellegrini 1 anno, in continuazione 5 anni e 4 mesi; Gerardo Schettino 10 anni; Giambattista Serio 2 anni e 4 mesi; Giacomo Solimando 11 anni e 4 mesi; Massimiliano Valente 6 anni.

Sono stati assolti invece Francesco Abbruzzese (classe 1982), Rocco Anello, Erminia Cerchiara e Lucrezia Germinario, mentre Gazmed Alliu e Sergio Gallia sono stati prosciolti per ne bis in idem. In udienza preliminare erano stati prosciolti altri quattro imputati albanese.

Dall’accusa di narcotraffico, inoltre, sono stati assolti per non aver commesso il fatto Gazmed Alliu, Angelo Andracchi, Marino Belfiore, Salvatore Castellino, Giuseppe Celico, Armand Dhamo, Danilo Ferraro, Antonio Giorgio Florio, Vincenzo Fuscaldo, Sergio Gallia, Gregor Grembi, Francesco Maiolo, Antonio Malagrinò, Francesco Megale, Sabino Pedone, Domenico Pellegrini, Leonardo Policastri, Paolo Summo, Ilir Ulquinaku, Massimiliano Valente e Arben Zela.

Il pubblico ministero Luberto, supportato nell’inchiesta dalla Guardia di Finanza, aveva chiesto, tra gli altri, 27 anni di carcere per Fisnik Smajlaj e Luigi Abbruzzese; 24 anni per Francesco Policastri, Antonio Pavone e Antonio Abbruzzese, detto “Tonino Banana”.

Ecco il collegio difensivo: Antonio Abbruzzese, detto “Tonino Banana”, è difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Cesare Badolato, Luigi Abbruzzese è difeso dagli avvocati Cristian Cristiano e Roberta Provenzano, Francesco Abbruzzese (classe 1982) è difeso dall’avvocato Rossana Cribari, Rocco Anello è difeso dall’avvocato Sergio Rotundo, Alfonso Brandimarte è difeso dall’avvocato Giancarlo Pittelli, Salvatore Castellino è difeso dall’avvocato Paolo Pisani, Erminia Cerchiara è difesa dagli avvocati Giorgia Greco e Francesca Gallucci, Danilo Ferraro è difeso dall’avvocato Rossana Cribari, Salvatore Nino Ginese è difeso dagli avvocati Giovani Zagarese e Di Iacovo, Dilaver Hajdini è difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Minnicelli del foro di Rossano, Antonio Pavone è difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Gianfranco Giunta, Francesco Policastri è difeso dagli avvocati Giorgia Greco ed Enzo Belvedere, Leonardo Policastri è difeso dall’avvocato Muzzupappa, Cosimo Damiano Schiavelli è difeso dall’avvocato Lidia Lauria, Fisnik Smajlaj è difeso dall’avvocato Giorgia Greco, Filippo Solimando è difeso dagli avvocati Nicola Rendace e Rosetta Rago.

Antonio Alizzi

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