San Lorenzo del Vallo, uccise due donne: sono legate a Francesco Attanasio
Domenica di sangue in provincia di Cosenza: sul posto carabinieri e Squadra Mobile che conduce le indagini sul delitto Galizia. Le due vittime, ammazzate nei pressi del cimitero, sono state colpite a morte alle spalle. Questa mattina nei pressi del cimitero di San Lorenzo del Vallo due donne sono state uccise con diversi colpi di
Domenica di sangue in provincia di Cosenza: sul posto carabinieri e Squadra Mobile che conduce le indagini sul delitto Galizia. Le due vittime, ammazzate nei pressi del cimitero, sono state colpite a morte alle spalle.
Questa mattina nei pressi del cimitero di San Lorenzo del Vallo due donne sono state uccise con diversi colpi di arma da fuoco. Secondo le prime indiscrezioni sarebbero legate da vincoli di parentela a Francesco Attanasio, l’uomo che uccise Damiano Galizia. Le due donne, riferiscono gli investigatori, sono la mamma, Edda Costabile (77 anni) e la sorella, Ida Attanasio (52 anni) dell’omicida del giovane ammazzato ad Arcavacata. Le vittime sono state raggiunte da diversi proiettili alle spalle. Secondo gli investigatori chi ha premuto il grilletto avrebbe freddato prima la mamma e poi la figlia che avrebbe tentato di scappare. I due corpi infatti si troverebbero distanti l’uno dall’altro.
A dare l’allarme è stato il custode. Il fatto di sangue sarebbe avvenuto all’interno del cimitero.
Sul posto ci sono i carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano, i militari del Nucleo Investigativo diretti dal capitano Giuseppe Sacco, i carabinieri del Reparto Operativo agli ordini del tenente colonnello Milko Verticchio, il procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla e gli agenti della Squadra Mobile di Cosenza diretti dal vice questore Giuseppe Zanfini che conduce le indagini sull’omicidio Galizia, coordinate dalla procura di Cosenza. Gli inquirenti al momento seguono la pista della vendetta.
Gli investigatori inoltre hanno informato la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, diretta dal procuratore capo Nicola Gratteri.
Intanto secondo quanto si apprende, il procuratore Facciolla avrebbe dato il via ad alcune perquisizioni nei confronti di alcuni soggetti che al momento sono attenzionati dagli investigatori.
L’APPELLO. Il procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla, contattato dall’Ansa, lancia il suo appello: «Nel cimitero c’era tanta gente stamani. Chi ha visto collabori, anche in forma anonima chiamando le forze dell’ordine». E ancora: «Non solo c’era tanta gente, ma addirittura la donna è stata inseguita e finita. Quello che è accaduto potrebbe succedere anche a chi era presente, perché ha visto gli assassini. Potrebbe accadere anche a loro e nessuno li può proteggere». (Antonio Alizzi)