domenica,Marzo 23 2025

‘Ndrangheta, 35 fermi tra imprenditori e 54 aziende sequestrate. Nel mirino il gruppo “Barbieri” e piazza Bilotti

Trentacinque imprenditori fermati e 54 imprese sequestrate a titolo preventivo in tutta Italia. E’ il bilancio di un blitz anti ‘ndrangheta – su input delle Dda di Reggio Calabria e Catanzaro. Su disposizione delle Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria e Catanzaro, gli uomini dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e

‘Ndrangheta, 35 fermi tra imprenditori e 54 aziende sequestrate. Nel mirino il gruppo “Barbieri” e piazza Bilotti

Trentacinque imprenditori fermati e 54 imprese sequestrate a titolo preventivo in tutta Italia. E’ il bilancio di un blitz anti ‘ndrangheta – su input delle Dda di Reggio Calabria e Catanzaro.

Su disposizione delle Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria e Catanzaro, gli uomini dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e Cosenza, con l’ausilio dello SCICO e del Comando Provinciale di Roma ed altri numerosi Reparti dell’intero territorio nazionale, dalle prime luci dell’alba, stanno procedendo al fermo di indiziato di delitto nei confronti di n. 35 soggetti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere aggravata dall’art. 7 L.203/1991, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso ideologico in atti pubblici nonché al sequestro preventivo di n. 54 imprese aventi sede su tutto il territorio nazionale. (GUARDA IL VIDEO IN ALTO)

I provvedimenti rappresentano l’epilogo di un’articolata attività investigativa svolta dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria e dal Nucleo di Polizia Tributaria di Cosenza che hanno consentito di accertare, da un lato, come un importante gruppo imprenditoriale operante nella piana di Gioia Tauro, si era posto come punto di riferimento della cosca “Piromalli” al fine di turbare, sistematicamente, almeno 27 gare indette da plurime stazioni appaltanti calabresi nel periodo 2012/2015 riguardanti l’esecuzione di importanti lavori pubblici nella citata area calabrese e, dall’altro, l’esistenza di un noto imprenditore che, grazie alle relazioni con il “clan Muto” (attivo sulla costa dell’alto Tirreno calabrese) nonché con il reggente della cosca cosentina “Lanzino-Ruà-Patitucci”, si è aggiudicato i più importanti appalti della Provincia di Cosenza nel periodo 2013/2015.

Il gruppo imprenditoriale in questione è Barbieri, che a Cosenza ha costruito piazza Bilotti. Proprio l’opera più importante dell’amministrazione comunale di Mario Occhiuto è finita nel mirino dei magistrati antimafia. Barbieri, inoltre, ha realizzato l’impianto sciistico di Lorica. La sua ascesa, dunque, per i finanzieri è dovuta ai presunti rapporti criminali con esponenti della cosca “Muto” di Cetraro. Il parcheggio sotterraneo di piazza Bilotti è stato posto sotto sequestro. L’altro gruppo imprenditoriale, invece, è quello dei Bagalà di Gioia Tauro. Tra le varie opere, oltre all’ex piazza Fera, figurano anche uno svincolo autostradale nel Reggino e una parte della vecchia A3 Salerno-Reggio Calabria.

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