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RANGO-ZINGARI | La Cassazione: condanne confermate [TABELLA]

Finisce dopo tre anni il processo “Nuova Famiglia”, giunto in Cassazione per accertare la responsabilità penale di 30 imputati. Ecco la sentenza. Nella serata di oggi, mercoledì 17 aprile, la Suprema Corte di Cassazione mette la parola fine al processo “Nuova Famiglia”, l’inchiesta antimafia della Dda di Catanzaro contro il clan “Rango-zingari”, operante a Cosenza

RANGO-ZINGARI | La Cassazione: condanne confermate [TABELLA]

Finisce dopo tre anni il processo “Nuova Famiglia”, giunto in Cassazione per accertare la responsabilità penale di 30 imputati. Ecco la sentenza.

Nella serata di oggi, mercoledì 17 aprile, la Suprema Corte di Cassazione mette la parola fine al processo “Nuova Famiglia”, l’inchiesta antimafia della Dda di Catanzaro contro il clan “Rango-zingari”, operante a Cosenza e dintorni.

L’indagine, condotta congiuntamente dai carabinieri e della polizia di Cosenza, ha permesso di individuare una nuova associazione mafiosa, nata dalla dalla precedente costola Bruni-zingari che nel tempo si era alleata con i gruppi degli “italiani”, certificando una pax mafiosa durata per diversi anni, con un’unica “bacinella” nella quale versare i proventi illeciti.

Soldi sporchi destinati alle famiglie dei carcerati e al sostentamento delle singole persone affiliate, partecipi e promotrici di un sodalizio criminale di stampo mafioso, capace di eliminare anche l’ultimo boss dei Bruni “bella bella: Luca Bruni.

Dall’appello alla Cassazione

Già davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro l’impianto accusatorio, messo in piedi dall’ex pm antimafia di Catanzaro Pierpaolo Bruni, oggi procuratore capo di Paola, aveva retto davanti ai giudici di secondo grado. Dall’accusa di associazione mafiosa a quella di narcotraffico e tutti i vari reati fine, quali estorsioni, rapine, furti e minacce. Al capo della cosca, Maurizio Rango conferma della condanna all’ergastolo per l’omicidio di Luca Bruni.

Le dichiarazioni di Adolfo Foggetti, Franco Bruzzese, Daniele Lamanna e Luciano Impieri hanno confermato quanto il Nucleo Investigativo, all’epoca guidato dal maggiore Borrelli e gli agenti della Squadra Mobile di Cosenza, diretta in quel periodo dal vice questore Giuseppe Zanfini, avevano scoperto nel corso delle indagini, svolte dal giorno della sua scomparsa fino al momento del suo ritrovamento, nel comune di Castrolibero.

La tabella

Ecco di seguito tutte le posizioni con le relative condanne definitive. Registriamo solo l’annullamento con rinvio per Mario Perri, in riferimento a un capo d’accusa. Rimane invece il 416bis.

 

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Antonio Sanvito, Giorgia Greco, Antonio Quintieri, Cesare Badolato, Andrea Sarro, Filippo Cinnante, Roberto Borrelli, Antonio Ingrosso, Rossana Cribari, Giampiero Calabrese, Francesco Tomeo, Maria Rosa Bugliari, Giuseppe Bruno, Sergio Rotundo, Francesco Scrivano, Cristian Cristiano, Sabrina Mannarino, Gino Perrotta, Valentina Valente, Paolo Guadagnolo, Eugenio Bisceglia, Filomena Tangari e Aurelio Sicilia. Le parti civili, tra cui alcuni imprenditori e l’associazione antiracket “Ferrami”, sono rappresentate dagli avvocati Emilio Lirangi, Carmelo Bozzo, Gianmaria Pisani e Francesco Pizzuto. (a. a.)

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