giovedì,Marzo 28 2024

Operazione antidroga nel Savuto, ecco come nasce l’inchiesta

Per 8 delle persone arrestate si sono spalancate le porte del carcere. Altri 4 sono agli arresti domiciliari, mentre un altro soggetto è stato sottoposto al divieto di dimora nei Comuni di Cosenza e Rogliano. L’articolata indagine, condotta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rogliano e coordinata dal Procuratore della Repubblica

Operazione antidroga nel Savuto, ecco come nasce l’inchiesta

Per 8 delle persone arrestate si sono spalancate le porte del carcere. Altri 4 sono agli arresti domiciliari, mentre un altro soggetto è stato sottoposto al divieto di dimora nei Comuni di Cosenza e Rogliano.

L’articolata indagine, condotta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rogliano e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo, è scaturita dal ricovero di un 24enne roglianese presso il locale ospedale: un malore avevano affermato i medici, sicuramente causato dal consumo di alcune dosi di eroina tagliata male.

Intercettazioni dei carabinieri

Convinto dai genitori, ormai sfiniti dal cammino di tossicodipendenza intrapreso dal figlio quando era ancora minorenne, il giovane ha denunciato quanto a sua conoscenza ai militari della Compagnia di Rogliano e ha così fornito loro l’input per avviare una complessa attività investigativa.

Dagli approfondimenti investigativi è emerso che i soggetti inizialmente individuati, tutti di Rogliano e dei Comuni limitrofi, avevano trovato il modo di trasformare la piazza principale e una porzione della villa comunale di un paese di provincia in un vero e proprio market dello stupefacente: qualunque tipo di sostanza era disponibile per i loro clienti, a qualsiasi ora del giorno.

Ampi erano anche i margini di guadagno per i pusher: dai 5 euro per una storiadi marijuana ai 150 per una scaglia originale di cocaina, passando per i 70 pagati per una botta di eroina e i 100 dovuti per una panetta di hashish, termini questi che ormai rientrano nel bagaglio lessicale comune ad ogni pusher. Non mancava, nel novero delle sostanze, anche qualche pasticca di derivazione sintetica.

Concordato l’appuntamento con un messaggio inviato mediante le moderne applicazioni di messaggistica, ecco avvenire lo scambio tra persone sedute al tavolino di un bar del centro storico, tra una stretta di mano e l’altra, confusi fra i passanti e la normalità del quotidiano vivere. La cadenza degli scambi, prevalentemente mattutini, era pressoché oraria.

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