lunedì,Gennaio 13 2025

Magistrati indagati, chiusa l'inchiesta sul procuratore Facciolla

Magistrati indagati, chiusa l’inchiesta sul procuratore Facciolla. Le ultime novità dopo l’avviso notificato dalla procura della Repubblica di Salerno. La procura della Repubblica di Salerno, competente per il distretto giudiziario di Catanzaro per inchieste riguardanti magistrati e giudici, ha chiuso le indagini sul procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla. Nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari

Magistrati indagati, chiusa l'inchiesta sul procuratore Facciolla

Magistrati indagati, chiusa l’inchiesta sul procuratore Facciolla. Le ultime novità dopo l’avviso notificato dalla procura della Repubblica di Salerno.

La procura della Repubblica di Salerno, competente per il distretto giudiziario di Catanzaro per inchieste riguardanti magistrati e giudici, ha chiuso le indagini sul procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla. Nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari figurano anche il maresciallo dei carabinieri forestale, Carmine Greco, il poliziotto della questura di Cosenza, Vito Tignanelli e la titolare dell’azienda Stm, attiva nel campo delle intercettazioni telematiche e non solo, Marisa Aquino. 

Cambiano le accuse

Rispetto alla notizia pubblicata mesi fa dal Fatto Quotidiano, oggi le ipotesi di reato a carico del capo della procura del Pollino sono cambiate. I pubblici ministeri di Salerno, come riporta il Quotidiano del Sud nell’edizione odierna, contestano a Facciolla una corruzione in concorso con Vito Tignanelli e Marisa Aquino. Secondo l’ipotesi accusatoria, tutta da verificare, il presunto scambio corruttivo sarebbe avvenuto sulla base degli incarichi assegnati all’Stm in cambio dell’installazione di due telecamere di videosorveglianza sotto casa del magistrato. 

Memoria difensiva o interrogatorio

Chiuse le indagini, dunque, è tempo di presentare memorie difensive o di richiedere l’interrogatorio al pubblico ministero che ha curato l’attività investigativa, per evidenziare la legittimità delle condotte che, ad oggi, risultano essere irregolari tanto da configurare un contesto probatorio molto grave sia nei confronti del magistrato in servizio presso la procura di Castrovillari sia per l’Stm, già coinvolta nell’inchiesta della procura di Napoli sul caso di “spionaggio” che ha travolto la società Esurv di Catanzaro. (a. a.)

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