Pneumologia, servizi sospesi: timori a Castrovillari
Nel reparto di Pneumologia a Castrovillari è rimasto un solo medico in servizio e la penuria di personale ha portato alla sospensione dei ricoveri. Lo stop arrivato dai vertici della Sanità calabrese indigna e preoccupa il presidente regionale dell’Associazione italiana pneumologi ospedalieri (Aipo), Paolo Gambardella. Che ha scritto al commissario ad acta, Cotticelli, al dg
Nel reparto di Pneumologia a Castrovillari è rimasto un solo medico in servizio e la penuria di personale ha portato alla sospensione dei ricoveri. Lo stop arrivato dai vertici della Sanità calabrese indigna e preoccupa il presidente regionale dell’Associazione italiana pneumologi ospedalieri (Aipo), Paolo Gambardella. Che ha scritto al commissario ad acta, Cotticelli, al dg del Dipartimento Tutela della salute della Regione, Belcastro, e al commissario dell’Asp bruzia, Zuccatelli. «Tale decisione – afferma in una nota Gambardella – appare inconcepibile e assolutamente irrazionale. Attualmente nell’Uoc di Pneumologia è in servizio un solo medico che deve assistere i pazienti ancora degenti e non dimissibili».
Specialisti più che mai necessari, ma si chiude
Gli pneumologi, ricorda il presidente Aipo, si occupano di «insufficienza respiratoria, terapia subintensiva respiratoria e ventilazione polmonare non invasiva, disturbi respiratori del sonno, pneumologia interventistica». Competenze più che mai utili di questi tempi le loro, dunque, ma paradossalmente messe da parte proprio quando particolarmente necessarie.
«La sospensione avviene per assurdo – prosegue – mentre il ministero decreta lo stato di emergenza da COVID-19 e ovunque ci si attiva per aumentare il personale sanitario». Una ragione in più per non chiudere la Pneumologia, coinvolta in primo piano nella gestione delle manifestazioni respiratorie del coronavirus. «Le complicazioni – ricorda Gambardella – possono giungere fino alla grave insufficienza respiratoria con necessità di ossigenoterapia ad alti flussi e di ventilazione polmonare non invasiva e invasiva».
Assunzioni per Pneumologia al più presto
L’Aipo esorta quindi «ad attivare con la massima urgenza tutte le procedure, previste in caso di emergenza, per la selezione di specialisti pneumologi e la rapida riapertura del reparto. Se ciò non avvenisse, l’interruzione del servizio in un tale contesto, anche considerato che il primo caso di Covid-19 si è verificato in provincia di Cosenza, sarebbe un grave atto a discapito della tutela della salute dei calabresi».