Sette miliardi per famiglie e imprese: Talarico dà i numeri al Tgr
Miliardi o milioni? Euro o lire? Non è semplice comprendere quali siano le cifre in ballo dopo l’ultima intervista rilasciata al Tgr Calabria da Francesco Talarico. Perché se la conduttrice del telegiornale Rai – non è dato sapere se per un lapsus o un eccesso di prudenza rispetto alle dichiarazioni che stavano per andare in
Miliardi o milioni? Euro o lire? Non è semplice comprendere quali siano le cifre in ballo dopo l’ultima intervista rilasciata al Tgr Calabria da Francesco Talarico. Perché se la conduttrice del telegiornale Rai – non è dato sapere se per un lapsus o un eccesso di prudenza rispetto alle dichiarazioni che stavano per andare in onda – ha parlato di milioni, l’assessore regionale ha scelto altre parole, forse non troppo precise. E nel servizio trasmesso nell’edizione delle 14 ha annunciato la sospensione del bollo auto fino a giugno e, soprattutto, che la Calabria inserirà nel bilancio da approvare entro il 30 aprile «una cifra enorme: sette miliardi di euro da poter spendere per le imprese e per le famiglie calabresi».
Le previsioni di spesa dell’ultimo bilancio
La somma, detta così, sembra quindi riferirsi solo a imprese e famiglie, non ad altro. E senza dubbio tornerebbe utile ad entrambe. Il problema, però, è che la spesa complessiva della Regione prevista finora per tutto il 2020 ammonta a poco più di 5,7 miliardi. A questi bisogna aggiungere un altro miliardo e 850 milioni circa per le contabilità speciali.
Le cifre sono riportate nella legge regionale numero 48 del dicembre 2018, quella che contiene anche le spese preventivate per il triennio successivo. Ogni anno, infatti, all’approvazione del consuntivo relativo al periodo gennaio-dicembre precedente si accompagna anche quella del bilancio di previsione che riguarda i trentasei mesi a seguire. In questo caso, il lasso di tempo che va dal primo gennaio 2019 al 31 dicembre 2021.
Come molti ricorderanno, la Regione si trova attualmente in esercizio provvisorio. Tradotto: l’amministrazione targata Oliverio non è riuscita ad approvare il bilancio “classico” entro la fine del 2019. Né, di conseguenza, ha potuto elaborare un nuovo documento triennale per gli anni a venire. Quindi, secondo la normativa in vigore, a fare testo al momento sulle uscite del 2020 è proprio quanto approvato nel 2018. Per di più, con alcune limitazioni alla spesa dal primo gennaio ad oggi. E con scarsissimi margini di discrezionalità per Giunta e Consiglio su come impiegare il denaro.
Sette miliardi e mezzo per pagare tutto
I sette miliardi e mezzo di spesa totale previsti sono, infatti, praticamente tutti già vincolati a specifiche finalità. E comprendono qualsiasi euro esca dalle casse dell’ente oggi guidato da Jole Santelli. Dai soldi per la Sanità – che rappresentano un’enorme fetta delle somme in uscita – a quelli dello stipendio dello stesso Talarico o dell’ultimo impiegato regionale.
Difficile immaginare che la Regione smetta di pagare il personale, la raccolta rifiuti, i servizi idrici o gli ospedali, specie in questa delicatissima fase e con le entrate che si ridurranno. È anche vero che pure gli impiegati hanno famiglia. O che non mancano nemmeno i consiglieri – il caso più noto, absit iniuria verbis, è quello di Pippo Callipo – o gli assessori che sono titolari di imprese.
Ma rischiare di far credere che la spesa regionale – anche se svincolata dall’obbligo del pareggio di bilancio e supportata da iniezioni di liquidità da parte del Governo– possa quasi raddoppiare dall’oggi al domani, soltanto per due settori poi, sembrerebbe proprio un errore di comunicazione.
Il Tgr ha decine di migliaia di spettatori. E di questi tempi, con i messaggi istituzionali spesso nell’occhio del ciclone per la loro indecifrabilità, un pizzico di chiarezza in più da parte di Talarico non avrebbe fatto male.