venerdì,Marzo 29 2024

A Cosenza i detenuti cucinano per i senzatetto. La regia è de “La Terra di Piero”

«Quello che è successo oggi a Cosenza è una cosa unica. I detenuti che cucinano per i senzatetto. Oggi credo si sia compiuta l’essenza piena de “La terra di Piero” come nel giorno dell’inaugurazione del Parco Piero Romeo o nei “nostri” lebbrosari in Africa». Lo scrive sul proprio profilo Facebook il presidente dell’associazione Sergio Crocco. «La

A Cosenza i detenuti cucinano per i senzatetto. La regia è de “La Terra di Piero”

«Quello che è successo oggi a Cosenza è una cosa unica. I detenuti che cucinano per i senzatetto. Oggi credo si sia compiuta l’essenza piena de “La terra di Piero” come nel giorno dell’inaugurazione del Parco Piero Romeo o nei “nostri” lebbrosari in Africa». Lo scrive sul proprio profilo Facebook il presidente dell’associazione Sergio Crocco. «La Terra di Piero è un sorriso. Oggi è quello dei detenuti. Un grazie speciale a Paola Saccomanno, nostro “gancio” all’interno del carcere».

I detenuti cucinano per i senzatetto

«Tre volontari dell’Associazione La Terra di Piero si trovano davanti la porta carraia della Casa Circondariale di Cosenza – si legge in una nota diffusa ad ora di pranzo -. Sono andati a ritirare 23 pasti che distribuiranno ai senzatetto di Cosenza e di Rende. Sono 23 pasti che da oggi fino alla fine dell’emergenza saranno preparati, a turnazione, da tutti i detenuti iscritti ai corsi attivati presso la Casa Circondariale. Permetteranno a chi non ha una cucina di mangiare, come tutti, due volte al giorno. La Terra di Piero ringrazia l’amministrazione comunale di Rende, promotrice dell’iniziativa, l’amministrazione penitenziaria che ha dato la propria completa adesione e l’Istituto Professionale Alberghiero IPAE ITIS – TODARO di Rende. I docenti dell’istituto coordineranno l’attività di preparazione dei pasti».

I ringraziamenti ai detenuti

Il comunicato de “La Terra di Piero” menziona per ultimi i veri protagonisti della giornata e del progetto. «Soprattutto – scrivono – ringraziamo i detenuti coinvolti in questa attività per l’entusiasmo con il quale hanno aderito. Dopo la lettera ricevuta negli scorsi giorni, che è stata per noi una boccata di ossigeno, sapere che chi vive una situazione di privazioni e restrizione decide di dedicare parte della propria giornata e delle proprie energie per lenire le sofferenze dei meno fortunati, ci riempie il cuore di gioia e ci rende sempre più orgogliosi della nostra città e di tutti i suoi abitanti».

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