giovedì,Marzo 28 2024

Vaccinazioni in Calabria, ecco il piano del commissario Guido Longo

Il commissario Guido Longo firma il piano vaccini per la Regione Calabria. In provincia di Cosenza sono dodici i punti di vaccinazione.

Vaccinazioni in Calabria, ecco il piano del commissario Guido Longo

Il commissario ad acta della sanità calabrese, Guido Longo ha presentato il piano di vaccinazioni anti-coronavirus per la Calabria. Il documento si compone di 32 pagine, nelle quali sono specificate le priorità e i punti in cui sarà possibile vaccinarsi contro il Covid-19.

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Nella prima fase saranno sottoposti a vaccinazione:

  • Operatori sanitari e sociosanitari | Gli operatori sanitari e sociosanitari “in prima linea”, sia pubblici che privati, hanno un rischio più elevato di essereesposti all’infezione da COVID-19 e di trasmetterla a pazienti suscettibili e vulnerabili in contesti sanitari e sociali. Inoltre, è riconosciuto che la vaccinazione degli operatori sanitari e sociosanitari in prima linea aiuterà a mantenere ad un buon livello la resilienza del servizio sanitario nazionale.
  • Residenti e personale dei presidi residenziali per anziani | Un’elevata percentuale di residenze sanitarie assistenziali (RSA) è stata gravemente colpita dal COVID-19. I residenti di tali strutture sono, naturalmente, ad alto rischio di malattia grave a causa dell’età avanzata, della presenza di molteplici comorbilità e della necessità di rendersi destinatari di assistenza per alimentarsi e per lo svolgimento delle altre attività quotidiane di vita ordinaria. Pertanto, sia la popolazione istituzionalizzata che il personale dei presidi residenziali peranziani devono essere considerati ad elevata priorità per la vaccinazione.
  • Soggetti ultra 80enni | Un programma vaccinale basato sull’età è generalmente più facile da attuare e consente di ottenere una maggiore copertura vaccinale. È anche evidente che un programma basato sull’età determina un sensibile aumento della copertura anche nelle persone con fattori di rischio clinici, atteso che la prevalenza di comorbidità aumenta con il passare degli anni. Pertanto, fintanto che un vaccino disponibile sia sicuro e efficace nelle persone di età avanzata,considerata l’elevata probabilità di sviluppare una malattia grave e il conseguente ricorso a ricoveri in terapia intensiva o sub-intensiva, un siffatto segmento di popolazione rappresenta una priorità assoluta per la vaccinazione. Le priorità potrebbero cambiare sostanzialmente se i primi vaccini disponibili non fossero considerati efficaci per gli anziani.

I punti di vaccinazione ospedalieri (PVO) e territoriali (PVT)

«L’adesione alla vaccinazione è libera e volontaria. La pianificazione dell’offerta prevede una fase di pre- adesione alla vaccinazione degli operatori sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali interessati che dovrà essere raccolta presso le strutture di competenza. Gli operatori aderenti alla vaccinazione dovranno essere invitati alla firma del consenso informato» si legge nel documento a firma del commissario Guido Longo. 

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