Occhiuto: «Guarascio irrispettoso nei confronti della città di Cosenza»

È trascorso oltre un mese dall’incontro fra il primo cittadino, Mario Occhiuto, e il numero uno di Ecologia Oggi, Eugenio Guarascio. In quell’occasione, il proprietario del Cosenza Calcio aveva aperto a una possibile cessione. A distanza di più di trenta giorni, però, non c’è più stata comunicazione fra le parti, come ci ha confermato lo stesso sindaco al telefono pochi minuti fa.

Sindaco, ci siamo lasciati circa un mese fa, quando aveva parlato col presidente Guarascio della possibile cessione del Cosenza Calcio. L’ha più risentito?

«No, siamo fermi a quella telefonata. Gli ho prospettato che c’erano delle offerte concrete, lui aveva dato disponibilità alla cessione e, nel caso in cui non ci fossero stati interessamenti, mi aveva assicurato che si sarebbe attivato immediatamente con una programmazione seria, mettendo sul piatto risorse consistenti per tornare immediatamente in Serie B. Dopodiché è sparito»

Cosa ne pensa del comportamento di Guarascio?

«Guardi, non saprei che dirle. Quanto sta facendo mi sembra irrispettoso nei confronti della città, dei tifosi, di tutta la comunità cosentina. Penso che sparire per così tanto tempo, senza rilasciare alcuna dichiarazione, non può essere un comportamento consono al presidente del Cosenza Calcio. Stiamo parlando di una società che ha interesse pubblico»

Si spieghi meglio, Sindaco.

«Un presidente ha degli obblighi. Per quanto uno possa sentirsi in un momento di difficoltà o di delusione, deve confrontarsi, deve diffondere le notizie, informare i tifosi e dare comunicazioni su quello che è il progetto per il prossimo anno. Stiamo assistendo a una situazione paradossale»

Molti tifosi, sui social network, le hanno chiesto di intervenire in prima persona per risolvere questa situazione…
«Io sono già intervenuto, ma si tratta di una società che, pur avendo interesse pubblico, rimane comunque privata. Io posso stimolare, ragionare su quello che è il comportamento che Guarascio dovrebbe tenere e cercare di risolvere la situazione di conflitto che si è creata fra la cittadinanza e la società, ma non ho strumenti di altra natura»