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Episodio di revenge porn a Cosenza. Gli agenti della Squadra Mobile questa mattina hanno arrestato un minorenne ritenuto responsabile dei reati di rapina, lesioni aggravate, estorsione, detenzione abusiva di armi e divulgazione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. L’arco temporale a cui hanno fatto riferimento le indagini vanno dal 13 agosto al 25 settembre. Le deplorevoli azioni sono state perpetrare a più riprese e in diverse circostanze. La misura cautelare ha reso necessario il trasferimento del giovane nell’Istituto Penitenziario Minorile di Catanzaro.
Revenge porn a Cosenza, l’attività investigativa
L’attività investigativa è partita dalla richiesta di aiuto da parte di una madre terrorizzata. La donna ha riferito alla Polizia episodi in cui suo figlio, anche lui minorenne, era stato malmenato e sbeffeggiato in più occasioni da un coetaneo. Lo stesso, nel frattempo, aveva preteso somme di denaro e da ultimo lo aveva rapinato del proprio cellulare. Per la restituzione aveva chiesto perfino il pagamento di un riscatto, non prima di essersi appropriato di immagini personali divulgandole indebitamente.
Comportamenti reiterati
Le complesse indagini hanno portato a verificare che il giovane indagato aveva posto in essere, con analogo modus operandi, altri reati nei confronti di un secondo minore. In ogni circostanza ha manifestato una particolare indole di sopraffazione e prepotenza nei confronti di coetanei e di ragazzi di età preadolescenziale. Le specifiche modalità dell’azione e la ricorrenza di elementi suggestivi di serialità della condotta sono al vaglio degli investigatori al fine di approfondire tutti gli aspetti ed i contesti correlati alla delicata vicenda.
Il contrasto al revenge porn
L’operazione si inscrive in una più ampia attività di monitoraggio e controllo in essere sulle fasce minorili del territorio. Il tutto al fine di intercettare situazioni di illegalità e devianza tra giovani, favorendo l’immediato intervento delle autorità competenti in chiave rieducativa e risocializzante. Le azioni sono tese anche a far venire a galla soprusi tra adolescenti, quale tratto che sempre più di frequente connota la criminalità minorile, anche in ragione del diffuso impiego, tra minori, di sostanze stupefacenti. Non in ultimo, il citato episodio di reveng porn a Cosenza.

