giovedì,Ottobre 10 2024

Omicidio Barbieri, in appello ridotte le condanne di Filadoro e Fornataro

Nel processo di primo grado il tribunale di Castrovillari aveva inflitto pene molto più alte

Omicidio Barbieri, in appello ridotte le condanne di Filadoro e Fornataro

Omicidio Barbieri, si è concluso nella giornata di oggi il  giudizio di secondo grado, dinanzi alla Prima Sezione della Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro, per il 28enne Cristian Filadoro e il 34enne Vincenzo Fornataro. Accogliendo le richieste della Procura Generale e rideterminando la pena concedendo delle attenuanti, i giudici hanno condannato Filadoro a 18 anni e Fornataro a 9 anni.

Omicidio Barbieri, come si era concluso il processo di primo grado

I due erano stati condannati in primo grado rispettivamente a 30 anni e 16 anni dal Gip del Tribunale di Castrovillari all’esito del processo che era stato celebrato con la formula del rito abbreviato. Le parti civili sono difese dagli avvocati Ettore Zagarese, Francesco Nicoletti, Giusy Acri, Emanuele Sapia, Nicoletta Bauleo, Maria Teresa Zagarese.

Il giovane Antonio Barbieri, rinvenuto gravemente ferito il 12 gennaio 2019 all’interno di una Mercedes in via Bruno Buozzi allo scalo di Rossano, morì quattro giorni dopo presso l’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza. Il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Corigliano Rossano, che condusse le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, individuò immediatamente il motivo passionale e diede corso a serrate attività investigative stringendo il cerchio attorno agli imputati nel giro di pochi giorni.

Omicidio Barbieri, le fasi delittuose

Per come statuito dalla sentenza di primo grado, emessa nel febbraio 2020, l’esecutore materiale sarebbe stato Cristian Filadoro (difeso in Appello dagli avvocati Giuseppe Bruno e Luca Marafioti)  mentre concorrente – secondo la forma del concorso anomalo – nella commissione del grave gesto di sangue sarebbe stato Vincenzo Fornataro (difeso dall’avvocato Massimo Ruffo) per aver, quella sera, accompagnato con la propria macchina Filadoro dall’area urbana di Corigliano all’area urbana di Rossano. Si attendono ora le motivazioni della sentenza di secondo grado.

Articoli correlati