Riciclaggio e droga a Cosenza, chiusa l’inchiesta sui Gaudio e Stancati: 17 indagati
Il pm Antonio Bruno Tridico contesta anche il reato di ricettazione, mentre nel corso degli accertamenti la polizia stradale ha rinvenuto anche un carico di capi d'abbigliamento prelevato da un sito industriale situato a Montalto Uffugo
La procura della Repubblica di Cosenza ha chiuso l’indagine che coinvolge principalmente Francesco Gaudio, Stefano Annunziato Gaudio ed Elio Stancati detto Ennio. L’inchiesta tratta presunti casi di riciclaggio, ricettazione e droga avvenuti, secondo la polizia di Cosenza, nell’area urbana cittadina e in provincia. Nel giorno dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, il gip del tribunale di Cosenza Salvatore Carpino aveva applicato la misura cautelare del carcere a Francesco Gaudio e Stefano Annunziato Gaudio, mentre ai domiciliari era finito Elio Stancati (detto Ennio), e Francesco Bevilacqua. Divieto di dimora nel comune di Cosenza, invece, per Carmine Guarnieri. Misure che il Riesame di Catanzaro aveva confermato.
Riciclaggio e ricettazione a Cosenza, le valutazioni del gip
Per il gip Salvatore Carpino, valutando gli elementi indiziari portati dalla pubblica accusa, «le ipotesi di reato contestate nel presente procedimento, fondato sugli esiti di una pregevole e variegata indagine svolta dalla polizia stradale di Cosenza, concernano numerose fattispecie di riciclaggio e di ricettazione aventi ad oggetto, prevalentemente, autovetture di piccola/media cilindrata di provenienza furtiva. Dall’attività di captazione è emersa anche una rilevante attività di spaccio di sostanze stupefacenti posa in essere da Francesco Gaudio e Stefano Annunziato Gaudio».
Nel mirino della procura di Cosenza anche un furto di capi d’abbigliamento
Nel corso delle indagini, inoltre, la polizia stradale di Cosenza avrebbe individuato un carico d’abbigliamento rubato, denunciato dal curatore fallimentare della “Kompat srl“, il quale sarebbe stato prelevato da un sito industriale situato nel comune di Montalto Uffugo. Parliamo di 60 pantaloni “Original Marines“, 75 gonne “Original Marines”, 220 pezzi di abbigliamento di vario tipo dell’Original Marines, 1.664 scarpe dell’Originale Marines e 4 scatoloni di cartone contenenti migliaia di oggetti di bigiotteria e accessori per capelli ME4ME.
Nell’inchiesta anche presunte cessioni di droga
Sempre nell’ambito della stessa indagine, la procura di Cosenza avrebbe rilevato la detenzione di sostanze stupefacenti, contestati a Francesco Gaudio e Stefano Annunziato Gaudio. Fatti che secondo la procura di Cosenza sarebbero da inquadrare da luglio 2019 a gennaio 2020.
Ecco chi rischia di trovarsi in udienza preliminare
Sono 17 le persone che rischiano di ritrovarsi in udienza preliminare. Dopo l’avviso di conclusioni delle indagini preliminari, le persone “attenzionate” dai magistrati avranno 20 giorni di tempo per farsi interrogare o presentare una memoria difensiva. Poi ci sarà la valutazione del pm Antonio Bruno Tridico che deciderà se richiedere l’archiviazione di alcune posizioni o avanzare una richiesta di rinvio a giudizio per tutti i soggetti coinvolti.
Nell’inchiesta figurano Francesco Gaudio, Stefano Annunziato Gaudio, Elio Stancati detto Ennio, Francesco Bevilacqua, Giancarlo Sicilia, Francesco Pio Molinari, Giuseppe Sposato, Francesco Parisella, Mario Bevilacqua, Barolomeo Bevilacqua, Gianfranco De Vincenzi, Angelo De Vincenzi, Gianluca Bartucci, Francesco Casella, Valentino Bevacqua, Francesco Stellato e Carmine Guarnieri.
Nel collegio difensivo ci sono gli avvocati Andrea Sarro, Antonella Rizzuto, Aurelio Sicilia, Francesco Boccia, Angelo Pugliese, Paolo Pisani, Cristian Cristiano, Stefano Antonio Pellegrino, Vanessa Piluso, Maria Rosa Bugliari e Francesco Tomeo. Tuttavia, gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza di condanna passata in giudicato, così come previsto dall’articolo 27 della Costituzione.