Addio a Silvio Longobucco. Scalea e la Calabria salutano l’ex Juventus
Lo scaleoto giocò anche con le maglie di Ternana, Cagliari e Cosenza. Longobucco è morto nella sua città oggi pomeriggio.
Si è spento nella sua Scalea, l’ex terzino della Juventus Silvio Longobucco. Partito dalla Calabria negli anni 60, riuscì a raggiungere l’Olimpo del calcio della Seria A vestendo per quattro stagioni la maglia della Juventus con la quale vinse ben tre scudetti. Aveva 70 anni: era nato il 5 giugno del 1951.
Un legame fortissimo con la Calabria
Ha sempre dichiarato di soffrire di nostalgia per la sua terra Longobucco. Tant’è che all’inizio della carriera, dopo qualche presenza in Prima Categoria con lo Scalea, fu il Torino a prenderlo. I granata lo mandarono all’Asti ma lui lasciò tutto e tornò in Calabria. Andò meglio qualche anno dopo. Lo ingaggiò la Ternana. Anche qui per tre volte tenta di tornare a Scalea, ma ci ripensa. Gioca tra “De Martino”, l’allora Primavera, e Prima Squadra. Nel 1969/70 esordisce in Serie B. Con gli umbri gioca per 2 stagioni.
La chiamata della Juventus
La svolta arriva nell’estate del 1971. A chiamarlo è niente poco di meno che la Juventus. Longobucco sa di dover andare al Vicenza, sembra tutto fatto, ma nella trattativa tra Ternana e veneti, si inserisce a sorpresa la società bianconera. Lo scaleoto diventa un nuovo calciatore della Juventus. Ci mette un po’ a trovare il suo spazio ma nel momento decisivo, la trasferta di Firenze della penultima giornata del campionato 71/72, Longobucco è titolare. Così come una settimana dopo, quando la Juventus vince lo scudetto numero 14 della sua storia liquidando il Vicenza. Il ragazzo di Calabria entra nella storia. Vincerà altre due volte il tricolore. Longobucco gioca da titolare anche in Coppa Campioni. Nella finale persa nel 1973 a Belgrado contro l’Ajax, non è fortunato, perché è lui ad essere sovrastato da Rep che con un pallonetto beffardo di testa, supera Zoff e segna il gol decisivo. Saluta la Juve nel 1975, quando passa al Cagliari.
Cagliari, Cosenza e ritorno a Scalea
Sull’isola diventa una bandiera. Collezionerà 172 presenze e 3 gol nei suoi sette campionati con la maglia rossoblù dove giocò anche con Gigi Riva. Anche da quelle parti lo scaleoto lascerà il segno ed è ricordato da tutti quanti con grandissimo affetto. Chiude la sua carriera con un anno tra le fila del Cosenza: è il 1982/83 in Serie C. Colleziona 24 presenze ed un gol. Torna a Scalea dove diventa un punto di riferimento per lo sport locale: sarà dirigente e presidente dei bianco-stellati. E’ stato anche amministratore comunale.