«L’abolizione del Reddito è un disastro sociale». Levata di scudi dal Pd di Cosenza
I democrat bruzi: «Comuni come Cosenza e Corigliano-Rossano registravano rispettivamente il 21% e l'18% delle famiglie percettrici»
Il Partito Democratico prende posizione a favore degli ormai ex percettori del Reddito di Cittadinanza. Lo ha fatto a livello nazionale, ma anche localmente le federazioni fanno sentire la propria voce. «In questi giorni, 169mila famiglie italiane hanno ricevuto un duro colpo dal Governo Meloni con la sospensione del sussidio di reddito o pensione di cittadinanza a partire da agosto via sms. Tale decisione è stata presa in risposta alla nuova normativa che esclude dal beneficio i nuclei familiari senza componenti fragili, come minori». A sostenerlo è la federazione di Cosenza, di cui Vittorio Pecoraro è il segretario.
«La scelta di cancellare il Reddito di cittadinanza – spiegano i democrat – rappresenta il superamento dell’universalità delle misure di welfare, caratteristica presente in tutti i Paesi dell’Unione europea, e il ritorno a strumenti categoriali che dividono i destinatari in base all’età e alla composizione del nucleo familiare, anziché basarsi sulla reale condizione di bisogno economico e disagio. L‘obiettivo è colpevolizzare le persone in difficoltà per la loro condizione di povertà, in una logica punitiva che, purtroppo, si sovrappone impropriamente alle politiche di contrasto alla povertà e alle politiche attive del lavoro».
«Considerato che a settembre 2022 erano 99mila i nuclei familiari che beneficiavano del reddito di cittadinanza in Calabria, coinvolgendo 224mila persone, queste decisioni rischiano di portare ad un disastro sociale nella nostra regione, esponendo molte famiglie calabresi alla povertà. Si tenga, inoltre, in considerazione che in metà dei comuni calabresi, la percentuale dei nuclei percettori era addirittura superiore al 14,5%. Ad esempio – spiega il Pd bruzio – comuni come Cosenza e Corigliano-Rossano registravano rispettivamente il 21% e l’18% delle famiglie percettrici del Reddito di cittadinanza».
«Tuttavia, con questa nuova normativa, molte famiglie non avranno più diritto a ricevere un sostegno economico, anche se si trovano in una condizione di povertà. Questa scelta rischia di aggravare ulteriormente la situazione e di mettere a rischio la sopravvivenza economica di migliaia di famiglie in Calabria. Ci chiediamo – concludono i democrat – come il centrodestra calabrese, ben consapevole della grave situazione sociale, essendo da anni al governo delle principali istituzioni locali con scarsi risultati, non provi vergogna nel supportare un esecutivo nazionale che, dalla promozione dell’autonomia differenziata all’abolizione del Reddito di cittadinanza, ha il dichiarato obiettivo di colpire il Mezzogiorno con ogni mezzo a disposizione».