Pd Cosenza, Feste dell’Unità… divise. Spaccatura tra consiglieri regionali e Pecoraro
Bevacqua e Iacucci, così Locanto e Tursi, diserteranno le kermesse: nessun dialogo col segretario. E fioccano le interlocuzioni romane
C’è poco di unitario nelle Feste dell’Unità che il Partito Democratico di Cosenza sta organizzando in giro per la provincia. La prima tappa ha toccato Acri, dove gli ospiti d’onore sono stati l’ex Ministra dei Trasporti Paola De Micheli e il senatore Nicola Irto. Gli argomenti toccati nella prima giornata sono stati i cavalli di battaglia del Pd nazionale: lavoro e salario minimo. Il giorno dopo si è parlato di Sanità calabrese, l’argomento su cui i democrat bruzi inviano alle redazioni dei giornali note a cadenza quasi quotidiana senza ricevere risposta dal Governatore Occhiuto. Non ha inteso replicare alle accuse mosse, né alle domande formulate da Giuseppe Mazzuca.
Il bilancio tracciato dal segretario provinciale Vittorio Pecoraro è logicamente positivo. I commenti che provengono invece dalle aree di opposizione interna che fanno capo ai consiglieri regionali Franco Iacucci e Mimmo Bevacqua minimizzano la prima kermesse. «Guardate le presenze – sussurra maliziosamente qualcuno dei loro fedelissimi -. Poche decine di presenti, i militanti si contavano sulle dita di una mano. C’erano solo i rappresentanti di chi oggi ha in mano la segreteria e gli amici socialisti».
Il riferimento è a Carlo Guccione e ad Enza Bruno Bossio, entrambi tra gli ospiti, ma è con Pecoraro che la rottura viene definita insanabile. Ad oggi Bevacqua e Iacucci non sembrano intenzionati a partecipare ad alcuna Festa dell’Unità in presenza del segretario, tanto che, specialmente il capogruppo Pd in Regione, pubblicizza sui social iniziative parallele a cui dà il proprio contributo. Stesso discorso per il presidente di Controcorrente Antonio Tursi e per Maria Locanto.
L’oggetto del contendere è da mesi la composizione della segreteria, su cui Pecoraro ha effettuato una legittima scelta di campo, ma per la quale oggi si ritrova sotto il fuoco amico. Da una parte e dall’altra sono continue le interlocuzioni romane a sostegno delle decisioni adottate. Nel primo caso sono frequenti i dialoghi con Peppe Provenzano, ex Ministro per il Sud e la coesione territoriale, e non è da escludere che alla lunga ci scappi una candidatura per le Europee per qualcuno.