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Con tempestività e sangue freddo, Carmelo Bonaccorso, 35 anni, direttore del McDonald’s di Quattromiglia, ha evitato che i disordini innescati nell’antistante area dello svincolo autostradale di Rende, da un gruppo di facinorosi reduci dal derby Cosenza-Catanzaro, potessero coinvolgere gli avventori del locale, in quel momento molto affollato con la nutrita presenza di bambini reduci da una festa di compleanno.
Bonaccorso ha prima trascinato dentro al fast food le persone che stavano consumando nei tavoli posti all’esterno del ristorante, poi ha sbarrato le porte, favorendo il successivo intervento delle forze dell’ordine. In più lo staff della nota catena made in Usa ha prestato le prime cure ad una persona che, nella concitazione del momento, è rimasta ferita al capo.
«Abbiamo sentito dei colpi, dei rumori. Inizialmente non abbiamo capito cosa stesse succedendo ma il primo pensiero è stato proteggere l’incolumità delle persone per cui abbiamo fatto entrare coloro che stavano consumando all’aperto e subito dopo abbiamo sbarrato le porte d’ingresso» dice Bonaccorso in una intervista al nostro network.
Tutto è accaduto in pochi istanti – dice al nostro network – C’è stato un fuggi fuggi generale. Ci siamo prodigati nel tranquillizzare soprattutto le famiglie con bambini. Da poco era finita una festa di compleanno e molti piccoli erano ancora nel fast food. C’era pure un uomo con una ferita alla testa. Insieme al mio staff abbiamo messo mano alla cassetta del pronto soccorso per prestargli le prime cure, poi abbiamo allertato il 118. Dalle vetrate abbiamo visto che la situazione all’esterno era piuttosto caotica. Nel giro di una ventina di minuti poi è tornata la calma.
Alcuni agenti di polizia hanno effettuato poi un rapido controllo nel locale». Il locale era parecchio affollato «come spesso accade la domenica sera – sottolinea Bonaccorso – Sicuramente ci siamo spaventati, c’è stato un po’ di panico tra i clienti è normale. Però abbiamo reagito cercando di fare del nostro meglio, anche se sotto stress. Per fortuna non ci sono state conseguenze gravi – conclude – ma spero davvero che una circostanza del genere non si ripeta in futuro».