lunedì,Marzo 17 2025

Discarica di San Sago, il Tar boccia il ricorso del Comune di Tortora

Via libera alla riapertura dell'impianto dopo la chiusura per inquinamento ambientale, ma l'amministrazione interpellerà anche il Consiglio di Stato

Discarica di San Sago, il Tar boccia il ricorso del Comune di Tortora

Il Tar Calabria ha rigettato il ricorso presentato dal Comune di Tortora in merito al rilascio dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) con la quale si autorizza l’impianto di smaltimento di rifiuti pericolosi e non di contrada San Sago a riprendere le attività. Il sito, che sorge a pochi metri dal fiume Noce, era stato chiuso per presunto inquinamento ambientale, ma ora i gestori hanno ottenuto il beneplacito delle autorità a riaprire i battenti.

«È sopraggiunta oggi – si legge sulla pagine del Comune – la decisione da parte del TAR per la Calabria relativa all’udienza tenutasi il 3 Luglio scorso. Nello specifico, è stato rigettato il ricorso di annullamento dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), mentre sono stati dichiarati inammissibili sia l’opposizione di terzi, che l’intervento nel reclamo degli altri comuni che hanno partecipato al ricorso.

Sicuramente – continua la note – le notizie non sono confortanti, ma di certo ancora non siamo all’ultimo capitolo della questione, poiché attendiamo l’esito della causa relativa agli Usi Civici e, sentito lo studio legale a difesa del comune di Tortora, nei prossimi giorni si attiverà la procedura per l’opposizione al Consiglio di Stato sulla questione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Riponiamo – conclude – la nostra fiducia nella giustizia di questo Paese, convinti che dalla nostra parte ci siano tutte le carte in regola affinché possa dichiararsi definitivamente chiusa la questione San Sago».

Tuttavia, il sindaco Toni Iorio non ha alcuna intenzione di arrestare la sua battaglia in difesa del territorio e dell’ambiente. «Da quanto spiegatoci dai legali – afferma – ci sono i margini per opporsi a questa decisione presso il Consiglio di Stato. Gli stessi legali ammettono che il giudice del Tar ha riconosciuto ‘l’oggettiva complessità della controversia’. Dalla nostra, inoltre, abbiamo anche la causa inerente gli ‘Usi civici’, di cui ancora attendiamo l’esito».