martedì,Marzo 18 2025

Elezioni Rende, tutti a caccia del candidato “unitario”. Ma c’è chi dice no (per ora?)

Approccio da aree di centrodestra e centrosinistra con l'avvocato penalista Enzo Belvedere, che però preferisce non scendere in politica. Caldo anche il nome di Salvatore Siviglia

Elezioni Rende, tutti a caccia del candidato “unitario”. Ma c’è chi dice no (per ora?)

C’è un nome che riecheggia ogni volta. A Rende, quando si parla di elezioni, per molti il candidato ideale sarebbe Enzo Belvedere. All’avvocato penalista, già nel 2019, è stato chiesto di impegnarsi in prima persona senza però ottenere risposta positiva. Ad oggi la storia sembra ripetersi, ma con una particolarità. Il noto legale dell’area urbana ha avuto interlocuzioni con i massimi esponenti del centrodestra e del centrosinistra. Battute, più orientate al serio che al faceto, gli sono state fatte ad esempio da Fausto Orsomarso e Simona Loizzo, rispettivamente parlamentari di Fratelli d’Italia e della Lega.

Il suo profilo, non è un mistero, piace però anche al Partito Democratico, tanto che difficilmente tra le varie anime del frastagliato mondo democrat qualcuno avrebbe obiettato qualcosa se proposto ufficialmente dal segretario Vittorio Pecoraro. Perché “avrebbe”? Perché, come nel 2019, Enzo Belvedere ha risposto a tutti la stessa cosa, più o meno un «No, grazie. L’attività istituzionale di un sindaco, o almeno di un’intensa campagna elettorale, non sarebbe compatibile con la mia mole di lavoro in tribunale». E quindi niente da fare, almeno in queste prime concitate battute.

Tuttavia i partiti tradizionali sarebbero stati disposti a sposare, gioco forza, quel civismo che a Rende la fa da padrone nelle elezioni del nuovo millennio. Il suo, per farla breve, è il famoso “nome che metterebbe tutti d’accordo” e a cui ambiscono per superare i personalismi che si rinfacciano perfino all’interno dei singoli gruppi. Forse con la città unica gli scenari sarebbero cambiati (magari anche col rettore Nicola Leone…) ma quel progetto è sepolto sotto altre proposte di legge negli scaffali della I Commissione Affari istituzionali della Regione.

Elezioni Rende, la situazione oltre il nome di Belvedere

Dopo la rottura dell’unità, il Comitato per il No ha imboccato strade differenti. L’area composta da Federazione Riformista, AttivaRende, Psi e Italia del Meridione sfoglia la margherita riflettendo su che personalità proporre ai cittadini. Le cinque sigle che avevano avanzato il nome di Pierpaolo Iantorno, incassato il niet, riflettono su come proseguire insieme. Valutano anche se sia possibile farlo senza l’appoggio di chi ha posto un veto di natura politica, derivante dalla partecipazione attiva ai 9 anni di amministrazione Manna. Il Laboratorio Civico dal canto suo sarà della partita e l’ex sindaco, che ha festeggiato i 70 anni, ha in agenda incontri su incontri.

Venerdì scorso M5S e AVS hanno organizzato il “Tavolo delle Idee”. Un modo per studiare potenziali alleati e porre dei paletti. Hanno risposto le forze politiche tradizionali e quelle di matrice progressista del Comitato popolare. Le scintille tra Federazione Riformista e Pd rendono difficile ipotizzare una qualsivoglia convivenza, mentre Luciano Bonanno e Francesco Corina sono già scesi in campo sognando di accomodarsi sulla poltrona più ambita di Palazzo di città.

Infine, il centrodestra tradizionale. Angelo Brutto (FdI), Gianluca Gallo (FI) e Katya Gentile (Lega) si sono visti ed hanno discusso delle elezioni di Rende. Da loro nessun nome trapelato, a differenza della sempre informata vox populi. Qualcuno sussurra il nome del dg del settore Ambiente alla Regione Salvatore Siviglia, altri quello di Giampaolo Chiappetta. Ma ce ne sono degli altri e senza dubbio man mano diverranno pubblici.

Articoli correlati