lunedì,Giugno 23 2025

“Vera Italia”, Calabria e Australia unite in nome delle tradizioni

Nata a Brisbane e cresciuta a Scalea, Chiara Barbera ci parla del progetto di interconnessione culturale da lei ideato

“Vera Italia”, Calabria e Australia unite in nome delle tradizioni

“La nostra missione – si legge sul portale online di Vera Italia – è esplorare ogni angolo, vicolo e via per scoprire i tesori nascosti nelle persone del posto che, con umiltà, portano avanti le usanze che rappresentano la vera e semplice bellezza della cultura italiana. Queste persone le chiamiamo i ‘Creatori della Cultura’ (Culture Creators), perché sono loro a dare colore al nostro paese, mantenendo vive le tradizioni che compongono la nostra cultura”.

Usa queste parole, la fondatrice Chiara Barbera, per parlare del suo progetto di connessione interculturale, che fa letteralmente da ponte tra Calabria e Australia promuovendo antiche tradizioni. La giovane imprenditrice, australiana di Brisbane di origini italiane, è rimasta folgorata dalla bellezza della Riviera dei Cedri durante un viaggio e da allora ci vive per molti mesi all’anno.

Da Brisbane a Scalea

Nella lontanissima Brisbane, dove Chiara è nata e cresciuta, l’hanno sempre chiamata “l’italiana”, rendendola fiera delle sue radici. Nel 2018, ha deciso di andare a Scalea per conoscere di persona i suoi parenti calabresi ed approfondire le sue origini. Una volta giunta sul posto, è rimasta folgorata dalla bellezza della costa tirrenica e capito già nei primi istanti di voler creare un legame tra la sua terra e la Calabria. Di qui, l’idea di aprire un portale per dare la possibilità agli stranieri di conoscere la Riviera dei Cedri e, soprattutto, le sue tradizioni, non soltanto culinarie; si può prendere parte a una vendemmia, alla raccolta delle olive, oppure visitare un’azienda agricola, imparare a fare i formaggi, a cucinare i piatti tipici, a realizzare cestini in vimini. «Le opzioni – dice la giovane imprenditrice – sono tantissime».

Un inizio difficile

“Vera Italia” è frutto di un lavoro durato mesi che tante volte ha messo Chiara di fronte a piccoli ostacoli e difficoltà. «All’inizio – confessa – è stato un po’ difficile, perché in tanti mi hanno detto che era un progetto senza futuro e invece io avevo questo fuoco dentro, questa passione, volevo raccontare la storia delle persone del posto e raccontare queste tradizioni per dare loro una possibilità di continuare ad esistere».

Tra i motivi che inizialmente hanno reso difficile lo sviluppo del progetto, ci sono le enormi differenze tra Italia e Australia, a parte il clima mite e le giornate calde e soleggiate. Invece, il progetto è già un successo «grazie all’amore per l’Italia e la cultura italiana» che accomuna i due mondi.

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