Tutti gli articoli di Cosenza Calcio
PHOTO
“C’erano un reggino e un cosentino…” sembra l’incipit di una barzelletta. Invece è lo spunto di lettura più facile e immediato che il derby di Calabria versione 2020 offre agli sportivi. Reggina-Cosenza mancava in Serie B da 18 anni. Anzi, anche qualcosa in più considerando che era febbraio quando Guzzo deviò alle spalle di Aldegani un destro di Jiranek. Gli amaranto se ne andarono in Serie A, i Lupi mantennero la categoria. Altri tempi, altri presidenti, un altro calcio. E’ passata una vita, così come decine sono stati gli allenatori ad avvicendarsi all’ombra della Sila e in riva allo Stretto. Mimmo Toscano contro Roberto Occhiuzzi, però, è una sfida nella sfida. E non è soltanto questione generazionale.
I profeti in patria

Vincere a casa propria è impresa più unica che rara. Mimmo Toscano è andato a segno al primo colpo, dominando il torneo di Lega Pro e battendo anche il lockdown per distacco accumulato. Roberto Occhiuzzi ha invece completato un capolavoro chiamato salvezza. Il Cosenza era con un piede e mezzo in Serie C, invece domani sera si accomoderà su quella panchina dove Mondonico sbraitò contro Cesari. L’arbitro, oggi moviolista Mediaset, non autorizzò in tempo il rientro in campo di Di Sole e i Lupi presero gol. Favole e ricordi di un derby dove le trasferte erano ancora vissute con trasporto e i treni traboccavano di speranze e colori.
Toscano e Occhiuzzi: compagni, allievi e maestri
Toscano e Occhiuzzi sono stati compagni di squadra, Mimmo-One gli fece da allenatore ed oggi è un suo collega. I due soni amici, tanto che il tecnico della Reggina invitò la piazza di Cosenza a credere nella salvezza. Parlò prima che riprendesse il campionato, il 5 giugno per l’esattezza. A Cosenzachannel dichiarò: «Roberto era un calciatore a cui piaceva il confronto tattico e che amava capire il perché di alcuni schemi. Faceva della tecnica e dei movimenti le sue armi migliori. Nulla è precluso e nulla è impossibile. Il Cosenza non è retrocesso, mancano 10 giornate». Poi la profezia più importante, quella con cui The Prince sbancò la Serie B. «Dovrà formare un gruppo, la cosa più importante è fare squadra. Solo così trasmetterà al collettivo i propositi che lo animano. Questa è la sfida più difficile che affronterà». Domani si ritroveranno faccia a faccia e l’allievo proverà a superare il maestro. Amici sì, ma sempre Reggina-Cosenza si gioca…