Un comunicato durissimo, che parla di «atteggiamenti quasi omertosi». Non ha usato mezzi termini il sindaco Franz Caruso nel comunicato rivolto al presidente del Cosenza Calcio, Eugenio Guarascio. Dopo l’umiliante 4-0 subito a Catanzaro, il primo cittadino ha attaccato frontalmente il proprietario di Ecologia Oggi. A proposito della trattativa con il Gruppo Citrigno, che si era fatto avanti per acquistare il sodalizio di via degli Stadi, Caruso è stato piuttosto netto.

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«La dirigenza ha manifestato pubblicamente l’intenzione di vendere», scrive Caruso, «salvo assumere atteggiamenti quasi omertosi quando si è trattato di dar seguito a questo proposito, peraltro in presenza di un offerente che si era fatto apertamente avanti». Un sindaco che si esprime così sul proprietario di una squadra cittadina è cosa rara. Ma in tema Cosenza Calcio è soltanto un replay. Già, perché chi non ha la memoria corta ricorda come si tratti di un film già visto.

Guarascio e i balletti alla guida del Cosenza Calcio, il «vendo sì, vendo no» del 2021

Subito dopo la retrocessione del Cosenza Calcio (che rimane tale sul campo) nel 2021, Guarascio venne ricevuto dall’allora sindaco, Mario Occhiuto, a Palazzo dei Bruzi. Al termine di quell’incontro, il primo cittadino comunicò a chiare lettere che Guarascio aveva intenzione di cedere. Si fecero avanti in due per acquistare il sodalizio, Luca Di Donna e il gruppo iGreco.

Lo scenario sembrava ormai definito, con ben due proposte sul piatto. Non esisteva più il famoso «se va via lui non c’è nessuno», perché le offerte c’erano. E invece il balletto di Guarascio continuò: prima rifiutò la proposta del gruppo iGreco, poi quella di Luca Di Donna. In un’intervista esclusiva alla nostra testata, l’imprenditore cosentino rivelò: «Ci era stato riferito, da persone vicine al presidente, che il patron si era detto disponibile a incontrarci. L’appuntamento era fissato per sabato, poi rinviato a martedì (rispettivamente 15 e 18 maggio, ndr). Nelle ultime ore, invece, ci è stato detto, sempre dalle stesse persone, che Guarascio, al momento, vuole soprassedere alla vendita. Questo perché è in attesa di eventuali risvolti su ripescaggi e riforme della Serie B o dei campionati».

Dopo l’intervista di Di Donna, Mario Occhiuto intervenne nuovamente sulla nostra testata, definendo «Guarascio irrispettoso nei confronti della città di Cosenza». Un balletto che portò Guarascio a restare sulla poltrona più importante di via degli Stadi. Così come fece un anno prima con Lucio Presta, che aveva pronto un percorso lavorativo insieme a Manuel Gerolin, ex ds dell’Udinese. Adesso, però, sembra non esserci né alcun miracolo stile Occhiuzzi, né alcuna riammissione firmata Jallow. Anche chi all’epoca difese Guarascio, scrivendo senza rimorso che fosse la miglior scelta per Cosenza, ha deposto le armi e saltato una barricata ormai ridotta a un cumulo di macerie. Adesso c’è solo da decidere e smetterla di ballare sulla passione di una città intera.