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Un’intimidazione. Non c’è altro modo di chiamarlo, secondo Eugenio Carlomagno, vicesindaco di Aieta, il vile gesto di cui è stato vittima due giorni fa insieme alla sua famiglia. Ignoti si sono introdotti in un terreno di sua proprietà, che sorge in contrada Vracanda, zona montuosa del paese, e hanno reciso i fusti di venti alberi di ulivo. Un’azione atta a colpire Carlomagno, dal momento che quel terreno è un dono prezioso da parte di una parente ed ha un grande valore affettivo per lui e per i suoi cari.

Il racconto
Carlomagno è stato informato dell’accaduto da un vicino. «Ero a scuola a Lauria, dove insegno. Sono arrivato sul posto verso tra le 17 e le 18 e ho potuto constatare naturalmente la spiacevole notizia. Ho avuto la conferma che in effetti circa venti piante di ulivo di età di circa 10 anni sono state abbattute con un taglio netto nel tronco, sicuramente con un utensile, forse una motoserra o un seghetto elettrico, qualcosa del genere» .Una scena che lo ha colpito molto, soprattutto dal punto di vista emotivo. «Il terreno è un dono della nonna di mia moglie, lì dentro c’è il sudore mio quello dei nostri antenati, quindi un po’ ci è dispiaciuto dispiaciuto».
La denuncia
Nella giornata di ieri, Carlomagno, che è anche assessore ai Servizi Tecnologici, si è anche recato nella caserma di Praia a Mare a denunciare l’accaduto. «Come abbiamo potuto constatare anche con i carabinieri che sono venuti a fare il sopralluogo oggi stesso, c’è stato un taglio netto e la forte traccia di alcuni trucioli lascia pensare che il taglio sia stato fatto con un arnese, quindi è qualcosa di ben organizzato. Oltretutto abbiamo constatato che non c’è stata effrazione al cancello che recinta la zona».
La solidarietà
L’unica nota positiva è la solidarietà che ha travolto il vicesindaco. «In primis da parte del nostro sindaco Pasquale De Franco e poi da parte di tutta l’amministrazione. Naturalmente numerose sono state le telefonate e numerosi sono stati i messaggi. Non riesco a spiegarmi il gesto, non so chi possa essere stato. Comunque – conclude il vicesindaco – l’episodio va condannato con tutti i mezzi possibili».