Contestata l’associazione mafiosa a undici indagati: secondo l’accusa avrebbero operato in continuità lo storico “Locale” di ‘ndrangheta
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La sede della Dda di Catanzaro
La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ipotizza l’esistenza di un sodalizio criminale di tipo ‘ndranghetistico attivo a Cetraro e nei territori limitrofi. Secondo l’accusa, il gruppo avrebbe operato in continuità con la storica cosca Muto, già riconosciuta dalla Cassazione nel 2022. Sono undici gli indagati per associazione mafiosa, con l’ipotesi di aggravanti quali l’essere l’associazione armata e l’uso dei proventi illeciti per finanziare attività economiche.Tuttavia, il gip non condiviso questa parte dell’accusa riqualificando in associazione semplice.
La presunta struttura: ruoli e compiti nel sodalizio
Agli atti, l’inchiesta attribuisce a Giuseppe Scornaienchi il ruolo di promotore e dirigente: fissava regole, obiettivi e ripartiva risorse e proventi, gestendo i rapporti con altre consorterie. A più indagati – tra cui Marcello Ricco e altri in stato di libertà – viene contestato l’appoggio logistico a latitanti e ricercati, in particolare allo stesso Scornaienchi (latitante dal 2016 al 2025) e a Giuseppe Antonuccio.
Un altro filone riguarda l’ospitalità e i mezzi forniti da Severino Benedetto Caruso, che avrebbe messo a disposizione la propria abitazione come “base logistica” per azioni delittuose e per mantenere i contatti durante la latitanza. Ad altri indagati - tra cui Vincenzo Bufanio, Fedele Cipolla, Giuseppe Ferraro, Claudio Vattimo - viene attribuito il compito di eseguire ordini, compiere intimidazioni ed estorsioni e detenere armi per conto del gruppo.
«Continuità con la cosca Muto»
Nell’impianto accusatorio emerge la derivazione diretta dal clan Muto, organizzazione storica di Cetraro già condannata nel processo “Frontiera”. Il gruppo avrebbe agito, secondo la ricostruzione degli inquirenti, con la stessa logica di controllo del territorio e di condizionamento delle attività economiche locali, facendo leva sulla forza di intimidazione e sul clima di omertà.