«Chiediamo con veemenza l’apertura della caserma dei Carabinieri (una ‘tenenza’, ndr), già costruita a Cetraro da undici anni. È incomprensibile il motivo per cui questo importante presidio, in una città come la nostra, non sia ancora operativo. Rivolgiamo un forte appello al ministro affinché la caserma venga aperta, diventando un esempio per tutti».

Queste sono le parole del sindaco Ermanno Cennamo, espresse dopo l’omicidio di Alessandro Cataldo, che dal novembre scorso, ha riportato la comunità di Cetraro indietro nel tempo di quasi quarant’anni. Tuttavia, nonostante l’edificio per ospitare i Carabinieri sia pronto da oltre un decennio, e malgrado la crescente escalation di atti criminali sul territorio, l’iter per dotare la città della tenenza sembra stagnare. Recentemente, ignoti hanno danneggiato le telecamere di videosorveglianza installate in paese, rimosse da undici postazioni chiave.

Questi luoghi, frequentati soprattutto dai giovani, aggiungono un livello di preoccupazione al quadro già inquietante nel quale la comunità cerca di continuare la sua vita. L’assessore alle Politiche Sociali, Barbara Falbo, ha voluto sottolineare l’importanza di aprire la caserma per garantire un numero sufficiente di forze dell’ordine, ribadendo il diritto di ogni madre di sentirsi sicura per l’incolumità dei propri figli.

Oltre all’apertura della caserma, sono necessari interventi mirati per affrontare situazioni di disagio sociale spesso correlate all’aumento della criminalità. L’amministrazione comunale, in collaborazione con l’ambito di Paola, sta cercando di implementare azioni mirate per contenere la povertà educativa e avvicinare i giovani alle istituzioni.

La Falbo ha inoltre enfatizzato l’importanza di avere più forze dell’ordine nella città, per migliorare e correggere la situazione attuale, dove ampio pare il divario tra la società civile e le istituzioni, richiamate dall’assessore alle Politiche Sociali, ad assumersi la responsabilità di dare risposte certe ai cittadini.