Il gup del tribunale di Reggio Calabria, ha sciolto la riserva sull’istanza presentata dagli avvocati di Giampiero Pati, coinvolto nell’operazione “Crypto“. Si tratta dell’indagine antimafia sulla presunta associazione a delinquere dedita al narcotraffico operante nelle province di Reggio Calabria, Cosenza e oltre i confini regionali.

Giampiero Pati, accusato in qualità di partecipe del presunto gruppo criminale finalizzato al traffico di sostanze stupefacenti, si trovava in carcere da oltre un anno. La Dda di Reggio Calabria, diretta dal procuratore capo Giovanni Bombardieri, ritiene che Giampiero Pati sia il “braccio destro” di Francesco Suriano, presunto capo del narcotraffico ad Amantea e dintorni, con collegamenti anche a Cosenza, grazie ai rapporti con Roberto Porcaro.

La Dda di Reggio Calabria, inoltre, sostiene che Giampiero Pati, prima del suo arresto, fosse il “custode della droga”. Oggi, però, a distanza di oltre 365 giorni, il gup di Reggio Calabria ha accolto la richiesta di modifica della misura cautelare, applicando a Giampiero Pati gli arresti domiciliari. L’indagato è difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Marco Azzariti Cannella del foro di Lamezia Terme.