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epa11635982 Smoke rises as a result of an Israeli airstrike near Maroun El Ras village in southern Lebanon, as seen from the Israeli side of the border, northern Israel, 01 October 2024. On 30 September Israel announced the beginning of a 'limited, localized and targeted' ground operation against Hezbollah in southern Lebanon. EPA/ATEF SAFADI
L’Iran ha lanciato un attacco missilistico balistico contro Israele, un evento che era stato anticipato nelle ultime ore dai media statunitensi e confermato da fonti di intelligence. Le forze armate israeliane hanno confermato che i missili stanno raggiungendo il Paese, emettendo un’allerta generale che invita i cittadini a rifugiarsi nei bunker. Secondo Axios, l’attacco era stato previsto grazie a informazioni ottenute da un alto funzionario della Casa Bianca. Il New York Times avverte che questa offensiva potrebbe superare in scala e intensità quella di aprile, quando un’azione simile da parte di Teheran fu neutralizzata dall’IDF (Forze di Difesa Israeliane) e dai suoi alleati.
Gli Stati Uniti hanno subito lanciato un avvertimento: «Un attacco diretto dell’Iran avrà conseguenze molto gravi». Con l’escalation delle tensioni, cresce il timore di una guerra regionale su larga scala. Nel frattempo, Reuters segnala un aumento del 3% nei prezzi globali del petrolio a seguito della notizia. Verso le 17:30 ora italiana, un’esplosione è stata avvertita a Tel Aviv, causata da un missile proveniente dal Libano, mentre le sirene antiaeree hanno risuonato nel centro del Paese.
Secondo Teheran, l’attacco rappresenta una reazione attesa da tempo, in risposta agli attacchi israeliani delle ultime settimane contro Hezbollah in Libano. Le operazioni militari israeliane, che includevano un’importante offensiva terrestre e l’eliminazione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, avevano aumentato la tensione tra i due Paesi. Ora sembra che l’Iran stia rispondendo con forza.
Un alto funzionario della Casa Bianca ha ribadito che gli Stati Uniti stanno collaborando attivamente con Israele per difendersi dall’attacco, e Tel Aviv ha confermato di essere stata avvertita da Washington delle intenzioni iraniane. Anche se al momento non vi sono segni evidenti di una minaccia aerea diretta dall’Iran, Israele non può permettersi di abbassare la guardia.
I vertici militari israeliani ritengono che l’attacco avverrà entro poche ore. Secondo il New York Times, l’intelligence prevede che entro le prossime 12 ore i cieli sopra Tel Aviv e l’intero Paese saranno attraversati da missili balistici e droni. Tre ufficiali israeliani hanno indicato come obiettivi principali tre aeroporti militari e un importante quartier generale dell’intelligence israeliana.
Il rischio di escalation è ormai tangibile. Gli Stati Uniti hanno emesso un avviso di massima allerta per il loro personale diplomatico in Israele e Palestina, ordinando loro di prepararsi a ripararsi nei rifugi. Questo scenario ricorda quanto accaduto sei mesi fa, durante il primo attacco iraniano, quando una fragile tregua era stata raggiunta tra le due potenze. Tuttavia, questa volta le possibilità di una de-escalation sembrano più remote, e la risposta militare israeliana, insieme ai suoi alleati, è considerata altamente probabile. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha già definito l’attuale campagna «una battaglia contro l’asse del male dell’Iran», suggerendo una risposta diretta a Teheran.