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In una lettera accorata Umberto Calabrone, segretario generale CGIL Cosenza e Alessandro Iuliano, segretario generale FP CGIL Cosenza denunciano lo stato di estrema difficoltà in cui versa l’ospedale dell’Annunziata e chiedono che si convochi al più presto una riunione alla presenza del Prefetto, del sindaco di Cosenza e dei vertici regionali con compiti in ambito sanità.
«Stante l’attuale situazione del numero crescente di contagi nella provincia – scrivono in una nota – e della positività di alcuni pazienti e personale sanitario che hanno determinato la sospensione delle visite da parte dei parenti all’interno dell’azienda ospedaliera di Cosenza fino al 30 luglio in diversi reparti segnala:
- La carenza di personale nelle unità operative è preoccupante e le condizioni lavorative risultano essere, in alcuni casi inaccettabili;
- Turni di lavoro massacranti, che possono incidere negativamente sia sulla salute degli operatori sia sulla qualità delle prestazioni rese, attività lavorative che si procrastinano oltre l’orario ordinario non rispettando le 11 ore di riposo previste, riposi non fruiti, straordinario e reperibilità in costante incremento;
- Carenza di aree dedicate con percorsi e luoghi distinti tra pazienti ordinari e pazienti positivi;
- Difficoltà in Pronto Soccorso dove la carenza di personale medico e sanitario è allarmante già da tempo, difficoltà anche per le ambulanze che sostano in attesa di poter lasciare il paziente in sicurezza, invece di sostare il minor tempo possibile ed essere subito operativi sul territorio.
- Inoltre le assunzioni di personale effettuate risultano esigue e si stanno dimostrando ancora insufficienti;
Prestazioni ordinarie che potrebbero essere caratterizzate da ritardi e da liste di attesa più lunghe e tempi di risposta all’utente non più accettabili.
Crediamo fortemente che un confronto con tutte le parti è opportuno per poter definire in maniera condivisa la direzione mettendo al centro del nostro obiettivo garanzia dei servizi rivolti ai pazienti, tutela del diritto alla salute nel servizio pubblico, tutela dei diritti dei lavoratori e della lavoratrici che continuano a dimostrare a tutti noi l’importanza e il valore della Sanità Pubblica, non a caso, non vogliono essere chiamati eroi ma chiedono di svolgere il proprio lavoro in maniera organizzata, in totale sicurezza per loro e per gli stessi pazienti.
Siamo vicini come organizzazione Sindacale CGIL Cosenza ad ognuno di loro che in questo momento presta servizio con dedizione e professionalità, è necessario intervenire individuando un percorso, che non chieda più sacrifici estenuanti, ma che incrementi le risorse umane per garantire un assistenza sicura e di qualità, prevedendo le soluzioni organizzative e necessarie in situazioni anche non prevedibili e straordinarie».