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Una diretta Instagram speciale. La puntata di ieri sera de “La Casa di Manuel” per i tifosi del Cosenza ha avuto un significato particolare. Il format social, che sta avendo grande seguito, è stato creato dall’ex Manuel Pascali insieme al suo grande amico e capitano del Cittadella Iori. Dopo aver avuto nei giorni scorsi come ospiti Enrico Alfonso, Pippo Inzaghi, Alino Diamanti e tanti altri, ha dato voce a Massimo Loviso. I due hanno ricordato i momenti della cavalcata che portò il Cosenza in serie B e la forza di un gruppo nato soprattutto fuori dal campo. Tra cene di squadra settimanali, spesso a casa del “Conte Max”, per vedere tutti insieme “X-Factor” e scherzi all’interno dello spogliatoio, i Lupi centrano una storica promozione. Tanti altri aneddoti, poi, di canzoni urlate a squarciagola tutti insieme, di un collettivo compatto e coeso formato soprattutto da chi non giocava.
Loviso, Pascali e la vera forza del Cosenza
Loviso e Pascali hanno evidenziato come fossero tutti pronti a darsi una mano. Erano l’uno per l’altro soprattutto nei momenti negativi attraversati dalla squadra. I “grandi” stavano vicini ai ragazzi: uomini prima che calciatori, davano il loro apporto morale. Nelle riunioni si discuteva dei problemi dello spogliatoio, è li che è trovata la forza di uscire dalla crisi e cominciare a macinare punti su punti. La partita che Loviso cita ad esempio è contro il Sudtirol al Marulla. La semifinale al Marulla rimarrà impressa nei cuori dei 20.000 presenti come la partita più emozionante. Una cornice da brivido, una provincia intera che si raccolse intorno alla sua squadra, un cuore unico, con un solo obbiettivo. Andare a Pescara.
I ricordi dei playoff
Max ha raccontato un particolare aneddoto. Si stava riscaldando per prendere il posto di Palmiero e pensava fra sé e sé, guardando tutta quella gente, che avrebbe dovuto lasciare un segno. Con il suo primo calcio di punizione mandò in rete Blaclet, entrato dalla panchina anche lui qualche minuto prima. A qualche secondo dai supplementari, l’ennesimo calcio d’angolo. Loviso si girò verso Michele De Marco, il fotografo del Cosenza, e gli chiese quanto mancava. La risposta lo gelò: “30 secondi, Max”. Allora lui baciò il pallone e calciò. Il resto è storia. (ha collaborato Elisabetta De Maddis)