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«L’attuale disegno urbano della città di Rende è totalmente diverso dalle previsioni del Prg redatto dall’architetto Malara e soci. Il Prg del 1971 prefigurava un quartiere, anche se di qualità, della città di Cosenza». Ad affermarlo, in una nota, è la Federazione riformista di Rende. «Noi, vista l’evoluzione del contesto territoriale – prosegue –, abbiamo realizzato un pezzo di città vivo, vissuto, amalgamato, ricco di punti riferimento civili, sociali, religiosi ed economici, che lo caratterizzano. Cosa sarebbe oggi Rende senza il Museo del Presente e Metropolis, senza le chiese di Lourdes, di Sant’Antonio e di San Carlo Borromeo, senza il nuovo municipio, le sue piazze, il Cud, il viale Principe ed il Parco Acquatico, tanto per citare solo alcune delle opere più importanti realizzate grazie ad una visione diversa da quella del Malara».
«Può andar bene la cittadinanza onoraria, ma nelle motivazioni si deve rispettare la storia – aggiungono i riformisti –. A riprova di una visione diversa, lo stesso Malara pubblicò un articolo dal titolo “Ve la immaginate una chiesa costruita su una strada?” in occasione della realizzazione della chiesa di San Carlo Borromeo».
Si riporta di seguito la proposta di emendamento al punto all’odg del prossimo Consiglio comunale, presentata dai consiglieri Beltrano, Principe e Talarico.
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Premesso
- che gli architetti Empio Malara, Gianni Drago e Silvano Larini, redattori del PRG del 1971, pensavano ad una città con vocazione prettamente residenziale, di facile accessibilità ed attraversamento per la classe media cosentina (professionisti, imprenditori, impiegati e commercianti) e per gli operai dell’area industriale di Cammarata di Castrovillari;
- che tutti i punti di riferimento civili, sociali e religiosi e la stessa Università della Calabria, distintivi dell’attuale tessuto urbano, non erano previsti nello strumento urbanistico del 1971 ed in particolare:
Chiesa e Piazza Madonna di Lourdes;
Museo del Presente, Piazza Robert Kennedy e Tunnel Luigi Gullo;
Centro Metropolis;
Ampliamento Parco Robinson e Scuola Materna Parco Robinson;
Scuola Materna via Giovanni XXIII, Scuola Elementare Stancati, Scuola media De Coubertin e Scuola Materna Campi da Tennis;
Piazza Matteotti e Piazza Falcone e Borsellino;
Delegazione municipale Commenda, Sala del Consiglio e locali commerciali venduti dall’attuale amministrazione;
Istituto Tecnico Commerciale “Cosentino”, Liceo Scientifico, Piazza antistante e Ponticello pedonale sulla 19 bis;
Chiesa di S. Antonio;
Piazza De Vincenti;
Complesso Cud;
Parco Fluviale Surdo;
Scuola materna, elementare e media del Quartiere Europa e sistemazione a verde del medesimo quartiere con centinaia di alberi;
Liceo Classico Gioacchino da Fiore;
Parco Fluviale Emoli con Ponticello Pedonale;
Ponte sul Surdo “Giacomantonio” e Ponte sull’Emoli;
Strada Martiri di Nassiriya;
Completamento Stadio Lorenzon;
Asilo nido ex Stazione dei CC;
Compagnia dei Carabinieri;
Centro Anziani e Parco Antistante;
Biblioteca e Centro Commerciale (venduto) del Quartiere Europa;
Centro Non Vedenti;
Palazzetto dello Sport e Centro Mercatale;
Strada S. Chiara – Settimo;
Scuola Elementare e Media Quattromiglia;
Poliambulatorio e Palestra Polifunzionale di Quattromiglia;
Piazza Nicolas Green;
Casa del Clero ed Auditorium Giovanni Paolo II;
seminario diocesano (non previsto nel Prg – il Malara è stato chiamato a progettare il manufatto);Chiesa di S. Carlo Borromeo e nuovo Municipio;
La Piazza S. Giovanni in Commenda e le piazze di Saporito, Surdo, Pirelle, Nogiano, S. Stefano, Quartiere Europa, Arcavacata e Lacone;
Quartiere di Viale dei Giardini composto da centinaia di alloggi di cooperative edilizie;
I Centri Sociali di Viale dei Giardini, di Arcavacata e di Dattoli;
Le Scuole Materne di Saporito, S. Stefano, Arcavacata e Rende Centro;
La Scuola Media di Linze;
Le Chiese di Saporito e S. Stefano;
Il Bocciodromo di Commenda;
Campi di Calcio Marchesino;
Campetti di tennis e/o calcetto Quartiere Europa, Viale dei Giardini, S. Chiara, Surdo, Centro Storico e S. Stefano;
Museo Civico e Maon;
Scale Mobili;
Villetta Pendio Centro Storico;
Centinaia di alloggi popolari e di cooperative edilizie in Località Arcavacata, Macchialonga, Dattoli, S. Agostino, Rende Centro;
Viale Parco “Francesco e Carolina Principe”;
Parco Acquatico S. Chiara;
Svincolo Settimo di prossima realizzazione;
Area estesa di oltre 250 ettari (espropriati a partire dagli anni ’80) in cui è stata realizzata l’Università della Calabria;
La gran parte della zona industriale;
- che le sopra elencate opere pubbliche e punti di riferimento civili, religiosi e sociali sono stati dotati dei servizi pubblici mediante la realizzazione di centinaia di km di strade, di reti fognarie, di reti idriche e di reti di pubblica illuminazione con migliaia di punti luce;
- che dall’esame del Prg del 1971 appare evidente in modo incontestabile che il Malara pensava ad una città residenziale di passaggio, del tutto ancillare rispetto al capoluogo, nella quale era facile entrare e facile uscire;
- che in modo particolare la Chiesa di S. Carlo Borromeo ed il nuovo Municipio ed il Parco Rossini, Piazza Matteotti e la Delegazione municipale di Commenda, il Museo del Presente con Piazza R. Kennedy, il Centro Metropolis con Piazza Martin Luther King, il Viale Parco “Francesco e Carolina Principe”, il Parco Acquatico, le scuole, soprattutto quelle superiori e, naturalmente, l’Università della Calabria, unitamente a tutte le altre opere citate hanno reso riconoscibili i luoghi in cui essi sono stati realizzati, divenuti così potenti punti di riferimento per la cittadinanza per professare il proprio credo religioso, per sbrigare le proprie faccende civili, per coltivare attività culturali e sportive ed anche per un semplice incontro tra amici anzitutto giovani;
- che, in tal modo, si è dato alla città il disegno urbano che le mancava, curando anche la bellezza architettonica ma conferendo ad esso una chiara funzione sociale, civile ed economica trasformando così un luogo spento in una città viva, vissuta ed amalgamata, ricca di molteplici funzioni;
- che con impegno ed enormi investimenti, per realizzare le opere più sopra elencate, la nostra città è diventata una città di sosta, ricca di punti di riferimento attrattivi, civili, sociali, religiosi e sportivi, grazie all’attuazione di visioni e di una cultura urbanistica diversa da quella imperante negli anni settanta del secolo scorso;
- che per realizzare le opere descritte, si ripete non previste nel Prg del 1971, si è fatto ricorso allo strumento dell’approvazione delle opere pubbliche in variante al predetto Prg, come per legge;
- che questa imponente opera di costruzione del disegno urbano è stata potenziata dalla variante generale approvata nel Gennaio 2001, con la quale si è provveduto a programmare l’ulteriore sviluppo della città.
Tanto premesso
si chiede l’approvazione del seguente emendamento alla proposta di deliberazione di Consiglio comunale del sig. sindaco avv. Marcello Manna avente ad oggetto: “Conferimento della cittadinanza onoraria all’arch. Empio Malara”:
(3^ capoverso) Eliminare le parole “considerevolmente” e “all’attuale peculiare”;
(5^ capoverso) Eliminare “indissolubile” e “tangibile e ben riconoscibile”;
(6^ capoverso) Eliminare “la cui specifica identità urbanistica è in gran parte a lui riconducibile” ed aggiungere “sotto il profilo progettuale”.
N.B: ove il presente emendamento venisse accolto i capoversi emendati così suonerebbero:
(3^ capoverso) Ritenuto che già per tale motivo l’arch. Empio Malara abbia contribuito alla connotazione urbanistica della città di Rende;
(5^ capoverso) Ritenuto che l’amministrazione comunale di Rende possa riconoscere, con la più alta onorificenza civica, il legame tra la città di Rende e l’attività professionale espletata dall’Arch. Empio Malara in favore della città medesima;
(6^ capoverso) Ritenuto che l’attribuzione dell’onorificenza possa esprimere da parte del Comune di Rende il giusto riconoscimento dell’alto valore professionale dell’attività svolta dall’arch. Empio Malara presso la nostra città sotto il profilo progettuale.