Il coordinatore del corso di laurea in medicina e chirurgia, dopo la ratifica, guarda al futuro: «Un’opportunità enorme per allargare ancora di più gli orizzonti del nostro Ateneo»
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Polemiche alle spalle e sguardo verso il futuro. Dopo la ratifica dell’accordo siglato a Catanzaro per il Policlinico Universitario nelle scorse settimane, fra i cubi di Arcavacata è già tempo di pensare a ciò che sarà. La firma fra l’ex Rettore, Nicola Leone, il sindaco di Rende, Sandro Principe, e il Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha spalancato nuove porte all’Ateneo calabrese. E se dall’altra parte ancora ci sono ancora dibattiti sull’assenza di Cosenza dal tavolo delle contrattazioni, sul ponte Pietro Bucci si guarda a un futuro innovativo proprio grazie al Policlinico.
Lo sa bene il coordinatore del corso di studi in medicina e chirurgia, Marcello Maggiolini, che a margine della presentazione degli stati generali della medicina digitale spiega: «Il policlinico è un progetto che complementa l’attività formativa dei nostri studenti nell’ambito clinico. Si tratta – prosegue Maggiolini – di un momento molto importante che ci permette di guardare ben oltre».
Policlico Universitario e ambizioni: «Puntiamo a servire l’intero territorio nazionale»
Secondo Maggiolini, infatti, l’apertura del Policlinico Universitario porrà ancora di più i riflettori di tutta Italia sui cubi di Arcavacata. «Noi vogliamo guardare a un possibile servizio – spiega il docente Unical – che vada oltre Cosenza, oltre la Calabria: vogliamo rivolgerci all’intero territorio nazionale». Un fenomeno inverso, dunque, rispetto alla migrazione sanitaria, grazie soprattutto alle «attività di ricerca e cura che saranno avviate nel Policlinico. Procedimenti che guarderanno sempre di più alle nuove tecnologie e alle innovazioni». E allora, secondo Maggiolini, «quale migliore verifica possiamo avere se non quella di dare risposta a pazienti che giungeranno da tutta Italia». Così, mentre la polemica politica continua, seppur leggermente sottoterra rispetto all’esplosione dei primi giorni, all’Unical si guarda già al futuro.


