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La Calabria è la prima regione d’Italia ad aver approvato un piano per la gestione e il contenimento della fauna selvatica. “La Coldiretti Calabria da tempo ha spinto molto sull’emergenza cinghiali. Un problema che andava risolto sia per gli agricoltori, sia per l’ambiente, la sicurezza dei cittadini e delle comunità. Possiamo adesso, con l’introduzione di meccanismi virtuosi, parlare di notevoli passi avanti nel contenere la presenza dei cinghiali”.
Franco Aceto, presidente regionale di Coldiretti, commenta con soddisfazione l’approvazione da parte della Giunta Regionale, su proposta dell’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo, del “Piano straordinario regionale quinquennale per la gestione e il contenimento della specie cinghiale”. Era necessario e indispensabile, sottolinea Aceto, e la Regione è stata parte attiva nel processo.
Misure straordinarie sono ora previste per affrontare l’emergenza cinghiali in Calabria. Coldiretti Calabria aveva ripetutamente sollecitato questo intervento, culminato con la manifestazione del 18 giugno davanti alla sede della Regione. Grazie a queste pressioni, era stata approvata una delibera propedeutica, con un impegno formale a redigere il Piano Regionale Straordinario di Contenimento. Tra le misure annunciate figurano: prelievi e abbattimenti tutto l’anno, interventi nelle aree protette, e la possibilità per gli agricoltori con porto d’armi di operare come bioregolatori.
Inoltre, è previsto il potenziamento dell’ufficio caccia regionale, la semplificazione delle domande di indennizzo e la riduzione dei tempi di liquidazione per i danni causati dai cinghiali, con interventi garantiti dagli ATC, Enti Parco e Regione. Gli agricoltori, attraverso un’app già in uso ai cacciatori, potranno segnalare la presenza di cinghiali e richiedere l’intervento di sele-controllori o guardie venatorie giurate, formate grazie a un’iniziativa di Coldiretti.
Un bando finanziato dall’Unione Europea permetterà la realizzazione di recinzioni efficaci contro i cinghiali, con l’uso di filo elettrosaldato interrato a 50 cm e alto 1,5 metri. Questo proteggerà le coltivazioni, gli oltre 5mila allevamenti suini regionali e i salumi DOP.
“Continueremo a lavorare – conclude Aceto – per sviluppare azioni concrete a beneficio dell’agricoltura e degli agricoltori, come abbiamo fatto in questa e in altre situazioni”.