Durante la mattina del 24 maggio 2022 Arci Cosenza e Cooperativa Hoplà, insieme agli studenti e alle studentesse dell’ I.S.S Lucrezia della Valle di Cosenza hanno affrontato la tematica della discriminazione. All’evento erano presenti il presidente di Arci Cosenza Silvio Cilento, la Segretaria Rosaria Alessia Buffone, i consiglieri Gaetano Fazari e Adolfo Noce e la consigliera Eleonora Guzzo.

Insieme a giovani e giovanissimi si è cominciato a parlare di discriminazione nella provincia di Cosenza, partendo proprio dal basso, da coloro che le discriminazioni le hanno subite. In una società confusa e allo sbaraglio tra processi di cambiamento e innovazione, dopo mesi e mesi di distanziamento sociale e diffidenza dell’altro diventa fondamentale coinvolgere i cittadini e le cittadine a discutere sugli argomenti relativi la diversità, la comunità LGBTQIA+, il razzismo, la disabilità e la salute mentale.

Il comitato provinciale Arci Cosenza si propone di sensibilizzare offrendo nuovi spazi e nuovi luoghi sicuri dove poter essere se stessi e se stesse senza sentirsi sottoposti ad un continuo giudizio. A tal proposito, importante è stata l’apertura della sede a Cosenza del Centro contro le discriminazioni LGBTQI+ Calabria (un’altra sede si trova a Reggio Calabria). Ricordiamo, infatti, che Il progetto regionale è stato finanziato da UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e Dipartimento delle Pari Opportunità e si avvale della collaborazione e partenariato di enti e associazioni delle diverse province calabresi come Arci Reggio CalabriaArcigay Reggio CalabriaAgedo Reggio Calabria e Cisme Cooperativa per l’Innovazione e lo Sviluppo del Meridione.

Durante l’evento sono state rilevanti le testimonianze dell’associazione AIPD di Cosenza e delle Drag Queen Doretta e Eva Kernel. I loro racconti hanno permesso una riflessione approfondita sulle tematiche trattate, dimostrando il coraggio di chi ad oggi vuole affermarsi nella società come è di diritto per tutti.

Un prezioso contributo è stato dato dai ragazzi e dalle ragazze del liceo cosentino Lucrezia della Valle che si sono fatti portavoce delle testimonianze ricevute in forma anonima di adolescenti che subiscono discriminazioni e che, a piccoli passi, stanno trovando il coraggio di denunciare il loro malessere.