Il giovane scienziato, formatosi all’Università della Calabria e oggi ricercatore negli Stati Uniti, vince il premio internazionale “Vincenzo Ferraro” per la Fisica dei plasmi
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Dalla Calabria agli Stati Uniti, il percorso di Francesco Pecora, fisico originario di Cosenza, è un esempio di eccellenza scientifica italiana nel mondo. Vincitore della XVIII edizione del premio internazionale “Vincenzo Ferraro”, Pecora è stato insignito per il suo contributo di rilievo nel campo della Fisica dei plasmi spaziali, con particolare attenzione ai fenomeni di turbolenza e dinamica delle particelle.
La cerimonia di consegna si è svolta a Sorrento, nel suggestivo Chiostro di San Francesco, alla presenza di numerosi esponenti del mondo accademico e scientifico, italiani e internazionali.
Nato e cresciuto a Cosenza, prima dell’iscrizione all’AIRE, Francesco Pecora si è laureato con menzione presso il Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria, sotto la guida dei professori Pierluigi Veltri e Sergio Servidio.
Nel 2021 ha conseguito il Dottorato di ricerca e il titolo di Doctor Europaeus, con i professori Sergio Servidio e Antonella Greco come supervisori. Da allora, Pecora svolge attività di ricercatore post-doc presso l’Università del Delaware (USA), nel Dipartimento di Fisica e Astronomia, collaborando con il gruppo di ricerca del professor William Henry Matthaeus, uno dei massimi esperti nel campo della fisica dei plasmi.
Il premio “Vincenzo Ferraro” è un riconoscimento di prestigio nel panorama scientifico internazionale. Istituito per valorizzare il talento e la dedizione alla ricerca, perpetua l’eredità di Vincenzo Ferraro, illustre scienziato di fama mondiale.
Grazie all’impegno e alla passione di Maddalena Ferraro, nipote del professore e presidente dell’omonima associazione, il premio continua a essere un punto di riferimento per le nuove generazioni di studiosi. Il motto che accompagna la missione dell’associazione – “La cultura non deve annoiare” – riflette l’obiettivo di rendere la scienza accessibile, coinvolgente e capace di ispirare.
L’importanza del riconoscimento è confermata dai numerosi patrocini istituzionali e scientifici, tra cui l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, l’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), l’IAPS (Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali), oltre alla Regione Campania e al suo Consiglio Regionale.

