Il tecnico del club tirrenico: «La rosa è di livello. Vogliamo fare un campionato che rispecchi il blasone di questa società»
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Il tempo si era fermato a quella finale play off persa contro la Rossanese, che bloccò il cammino della Paolana verso gli spareggi interregionali dopo una stagione sicuramente di alto profilo. Adesso però il tempo è ripreso a scorrere, con il club tirrenico che nella serata di martedì si è presentato ufficialmente a piazza e tifosi, in vista del prossimo campionato di Eccellenza.
Voglia e ambizioni
Ambizioni forti ricalcano l'entusiasmo della compagine bianco/azzurra che riparte dalla falsa riga dello scorso anno. A parlare di obiettivi e percorso, in esclusiva ai microfoni di LaC News24, è il tecnico Angelo Andreoli: «Abbiamo iniziato la preparazione lo scorso 8 agosto in maniera molto serena. Sarà sicuramente una stagione importante con la differenza che rispetto allo scorso anno, la società si è allargata, segno che si vuole fare davvero bene. Si è allestita una rosa adi livello con innesti importanti come (tra gli altri) Mercuri, Crucitti, Socievole, Marchionna che vanno ad aggiungersi a una base già importante». E ancora: «Il mercato non è ancora chiuso, perché siamo alla ricerca di qualche altro elemento per completare la rosa. Inutile dire che gli obiettivi sono importanti».
Obiettivo di vertice
Insomma, sarebbe riduttivo etichettare la Paolana come la prossima ina vagante del massimo campionato regionale, più consono invece identificarla come solida realtà e candidata ai vertici della classifica. Di questo avviso è anche lo stesso tecnico Andreoli: «Vogliamo sicuramente fare un campionato consono a quello che è il blasone di questa società, allestendo una rosa numericamente sufficiente per poter competere».
Si continua a lavorare dunque all'ombra del Tarsitano, consapevoli che il club del presidente Marcone rientra in quella cerchi elitaria di pretendenti al vertice: «Sicuramente lotteremo contro Rossanese e DB Rossoblù Luzzi - continua il mister - che per molti sono le candidate alla vetta, ma io non dimentico Praiatortora e Virtus Rosarno. la cosa certa è che non ci sarà una squadra ammazza campionato».
Un calcio dilettantistico malato
Un'ultima battuta è dedicata a un calcio dilettantistico sempre più malato e che ha visto prima le tristi rese di Locri e San Luca e adesso le gravi difficoltà del Cittanova: «io non ho la bacchetta magica per poter trovare la medicina giusta, ma si può iniziare a fare qualcosa dando credibilità all'ambiente e senza fare spese esagerate. Basterebbe dare dei progetti seri ai giocatori. Fino a poco tempo fa, per esempio, sentivo che qualche giocatore era restio a venire a giocare a Paola e adesso invece il trend è cambiato. Questo perché quando c'è un programma, c'è solidità e si mantengono gli impegni tutto fila liscio».