Al Palazzetto di Quattromiglia un triangolare di sport e memoria dedicato a Paolo Cappadona, simbolo della pallavolo calabrese
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La pallavolo calabrese ha reso omaggio a Paolo Cappadona, atleta e dirigente che ha lasciato un segno indelebile nello sport regionale. Al Palazzetto di Quattromiglia si è disputata la prima edizione del Memorial “Paolo Cappadona”, un triangolare che ha visto protagoniste le squadre a lui più legate: Area Brutia Volley Team Cosenza, New Tech Pallavolo Milani Rende e Volley San Francesco Paola.
Il pubblico numeroso ha vissuto una serata di sport e commozione, con la presenza di Stefano Cappadona, figlio di Paolo, oggi atleta di livello nazionale in A3 con Castellana Grotte e nel giro della Nazionale Under 21.
Il torneo e i risultati
Il Memorial ha offerto tre gare combattute, con i coach che hanno colto l’occasione per testare i nuovi schemi in vista dei campionati.
- New Tech Milani – Area Brutia: 2-0 (25-15, 25-14). La differenza di categoria ha favorito i rendesi.
- Area Brutia – Volley San Francesco Paola: 0-2 (12-25, 19-25). I giovani dell’Area Brutia hanno lottato con coraggio.
- Finale Milani – Paola: 0-2 (21-25, 25-27). Il match più equilibrato, deciso ai vantaggi dal team di mister Perrotta, che si aggiudica il trofeo.
Al termine, spazio alle emozioni. Stefano Cappadona ha ricordato il padre: «Ha dato tantissimo all’Area Brutia, seguendo e sostenendo i ragazzi con passione. Vedere oggi questo Consorzio tra Milani e Area Brutia è la realizzazione di ciò che papà sognava: riportare in alto la pallavolo». Per Manuel Pedicone, DS della Milani, la giornata ha avuto «un valore sportivo e umano importante, con una risposta positiva del pubblico e la possibilità di rodare la squadra, seppur con assenze e stanchezza». Mister Francesco Perri (Area Brutia) ha elogiato i suoi giovani: «I ragazzi non hanno mollato, pur con differenza di età e categoria. Abbiamo prospetti interessanti, ma serve tempo e continuità in palestra».
La Volley San Francesco Paola conquista la prima edizione del Memorial Cappadona, ma nessuna squadra esce sconfitta. L’evento ha rappresentato un momento di sport, memoria e comunità, con la promessa di diventare un appuntamento fisso per il movimento pallavolistico calabrese.