martedì,Marzo 19 2024

“FACTOTUM” | «Nives Nisticò non è attinta da misura cautelare»

La donna era stata erroneamente riportata nella lista degli arrestati, ma il gip di Cosenza Branda – come precisato subito da Cosenza Channel – aveva rigettato la richiesta cautelare nei suoi confronti. Ecco la precisazione del suo avvocato. Nives Nisticò, attraverso l’avvocato Maria Teresa Falcone, tiene a precisare che non è stata raggiunta da misura

“FACTOTUM” | «Nives Nisticò non è attinta da misura cautelare»

La donna era stata erroneamente riportata nella lista degli arrestati, ma il gip di Cosenza Branda – come precisato subito da Cosenza Channel – aveva rigettato la richiesta cautelare nei suoi confronti. Ecco la precisazione del suo avvocato.

Nives Nisticò, attraverso l’avvocato Maria Teresa Falcone, tiene a precisare che non è stata raggiunta da misura cautelare nell’ambito dell’inchiesta denominata “Factotum”. Una precisazione dovuta alla luce di quanto gli organi di informazione hanno pubblicato questa mattina nei primi lanci sull’operazione condotta congiuntamente dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia Stradale. In effetti Cosenza Channel per primo si è reso conto dell’errore precisando che gli arrestati in realtà erano 37, almeno quelli riportati nell’ordinanza principale perché come vi spieghiamo in un altro articolo vi è un’altra ordinanza in cui sono coinvolte altre due persone a seguito di integrazione di misura cautelare. 

«Si rappresenta – si legge nella nota – che la signora Nisticò Nives non è risulta attinta da alcun provvedimento di misura cautelare, sia pure di tipo coercitivo». E ancora: «La medesima, inoltre, si ribadisce, attualmente in stato di libertà, non risulta indagata per alcuno dei fatti-reato indicati negli articoli (spaccio di sostanze stupefacenti, usura, estorsione, incendio per frode assicurativa, traffico di automobili e di armi), così come, in base ai medesimi atti di indagine, non risulta essere inserita in alcun contesto organizzato di criminalità, avere, o avere avuto, collegamenti con soggetti ed organizzazioni dell’Est Europeo ed, infine, non risulta accusata di alcun comportamento illecito in concorso con alcuna delle persone indagate nella medesima operazione».

«Tanto è chiaramene riscontrabile attraverso la piena lettura degli atti “ufficiali” di indagine”, espletate dalla procura della Repubblica di Cosenza. Da tali accertamenti, infatti, non emerge alcuna imputazione formulata a carico della Nisticò Nives in concorso con altre persone, sia pure non coinvolte nel medesimo procedimento penale». Fin qui la precisazione di Nives Nisticò. 

Cosenza Channel, tuttavia, per completezza d’informazione come ha già scritto in un altro articolo aggiunge che il gip del tribunale di Cosenza Francesco Luigi Branda ha rigettato la richiesta di misura cautelare avanzata dalla procura di Cosenza in relazione al «capo 22 (furto di calzature), capo 23 (furto di un cappello e di un paio di guanti), capo 24 (furto di un pantalone) – si legge nell’ordinanza vergata dal gip di Cosenza – (27 per Nisticò Nives; si ritiene che non sussista il pericolo di reiterazione, considerata l’incensuratezza e la non eccessiva gravità delle condotte, che seppur brillantemente ricostruite anche con dovizia di particolari, rimangono sempre furti di guanti e cappelli, altrove sanzionati con più lievi decreti di condanna». (a. a.)

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