LAQUEO | Tentato omicidio Calabrese, condannato Mandoliti per danneggiamento
Arriva la sentenza di primo grado del processo “Laqueo”, l’inchiesta della Dda di Catanzaro su casi di usura ed estorsioni verificatisi negli anni passati a Cosenza e in provincia. Reati che sarebbero stati commessi agevolando le cosche cosentine. Ma tra i tanti capi d’accusa, quello più importante era il tentato omicidio del fratello del collaboratore
Arriva la sentenza di primo grado del processo “Laqueo”, l’inchiesta della Dda di Catanzaro su casi di usura ed estorsioni verificatisi negli anni passati a Cosenza e in provincia. Reati che sarebbero stati commessi agevolando le cosche cosentine. Ma tra i tanti capi d’accusa, quello più importante era il tentato omicidio del fratello del collaboratore di giustizia Roberto Violetta Calabrese.
Proprio per questo fatto di cronaca il gup Distrettuale del tribunale di Catanzaro ha ritenuto di dover riqualificare in danneggiamento, condannato il presunto autore Mario Mandoliti alla pena di due anni di reclusione. La richiesta della Dda di Catanzaro era stata di 12 anni, ma le tesi difensive avanzate dall’avvocato Filippo Cinnante hanno prevalso rispetto all’accusa più grave.
Condannati anche col rito abbreviato Francesco Patitucci in continuazione con Terminator a 3 anni di carcere, Massimo Brunetti a 1 anno (sempre in continuazione con altri casi di usura per i quali aveva patteggiato la pena), Maurizio Rango a 6 anni e 6 mesi, Giuseppe De Cicco a 3 anni e 6 mesi, Giuseppe Garofalo a 3 anni e 6 mesi e infine condanna anche per il collaboratore di giustizia Calabrese. (a. a.)