Le accuse a Luberto, Aiello e le elezioni Politiche del 2013
Se l’inchiesta su Eugenio Facciolla ha fatto scalpore, quella su Vincenzo Luberto è un vero terremoto giudiziario per la procura di Catanzaro. Ciò che emerge dalla procura di Salerno è davvero inquietante. Le accuse mosse nei confronti del procuratore aggiunto di Catanzaro sono gravissime. Nel mirino ci sono le elezioni Politiche del 2013, quando Ferdinando
Se l’inchiesta su Eugenio Facciolla ha fatto scalpore, quella su Vincenzo Luberto è un vero terremoto giudiziario per la procura di Catanzaro. Ciò che emerge dalla procura di Salerno è davvero inquietante. Le accuse mosse nei confronti del procuratore aggiunto di Catanzaro sono gravissime. Nel mirino ci sono le elezioni Politiche del 2013, quando Ferdinando Aiello si era candidato nelle liste di Sel risultando eletto alla Camera dei Deputati e passando successivamente nel Pd.
Luberto-Aiello, un rapporto di amicizia nel mirino della procura di Salerno
Vincenzo Luberto e Ferdinando Aiello si conoscono da tanto tempo. Lo avrebbe confermato ai magistrati Vincenzo Senatore e Silvio Marco Guarriello, anche un ex consigliere comunale di Cosenza, collaboratore all’epoca dell’ex parlamentare del Savuto. Nel primo capo d’accusa, gli inquirenti descrivono il reato di corruzione in atti giudiziari, aggravato dal metodo mafioso, che Luberto avrebbe commesso «dapprima quale sostituto procuratore e poi quale procuratore aggiunto della procura di Catanzaro», assoggettandosi «stabilmente la sua funzione all’Aiello Ferdinando in cambio di promesse di denaro, beni ed utilità».
Luberto, dando seguito alle presunte condotte illecite sopra descritte, avrebbe ricevuto in cambio un soggiorno nel periodo compreso tra il 2 gennaio 2017 e l’8 gennaio 2017 presso l’Hotel Gardena di Castel Rotto, il cui importo è stato versato in parte in contanti dall’Aiello per una somma di 2.838,60 euro secondo i magistrati di Salerno «versata all’agenzia viaggi, da questa girata all’hotel e riportata nella ricevuta rilasciata all’Aiello quale somma pagata per caparra in favore del Luberto».
Gli altri viaggi regalati da Aiello a Luberto sarebbero quelli nel luglio del 2017 presso la struttura “Capofaro Locanda e Malvasia” e il soggiorno nel gennaio del 2018 presso l’Hotel Adler di Ortisei «il cui importo è stato versato in parte da un conto corrente dell’Aiello per la somma di 600 euro». Tutto ciò con «l’aggravante di aver favorito l’Aiello allo scopo di avvantaggiare il medesimo con le condotte di cui ai capi che seguono ed il sodalizio di ‘ndrangheta con il quale era in contatto consentendo agli stessi di eludere le indagini». Fatti accertati nel 2019 e condotta in atto.
L’accusa di mafia a Luberto e Aiello
Ancor più grave sembra la seconda imputazione ascritta al procuratore aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Luberto che, agendo quale magistrato assegnatario di un fascicolo d’indagine del 2013, avrebbe dato direttive al Nucleo Investigativo di Cosenza «affinché negli atti da questi redatti non venissero riportati elementi indiziari che erano stati acquisiti nei confronti dell’Aiello, e così, compiendo atti contrari ai doveri d’ufficio che per ragioni di giustizia dovevano essere effettuati senza ritardo, non acquisiva al fascicolo» della procura di Catanzaro «elementi gravemente indiziari», ora in possesso della procura di Salerno, «riguardanti Ferdinando Aiello».
Ottemperando ai loro doveri d’ufficio, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Cosenza avevano informato Luberto della situazione indiziaria nei confronti dell’ex deputato del Pd «e nonostante la polizia giudiziaria avesse depositato nel procedimento del 2013 almeno un atto dal quale tali elementi gravemente indiziari si evincevano», Luberto «ometteva di iscrivere l’Aiello nel registro degli indagati». Secondo la procura di Salerno, il procuratore aggiunto di Catanzaro avrebbe favorito Aiello sia allo scopo di avvantaggiare il politico sia un sodalizio di ‘ndrangheta con il quale l’ex Parlamentare democrat sarebbe stato in contatto. In questo caso parliamo di fatti accertati nel 2019 ma commessi dal marzo 2014 ad oggi.
Tuttavia, l’inchiesta su Vincenzo Luberto e Ferdinando Aiello è solo all’inizio. Le indagini proseguono a passo spedito e potrebbero coinvolgere altri politici, oggi ex Pd, e una nota famiglia imprenditoriale calabrese. Quelle su Luberto e Facciolla, comunque, non sono le uniche attività investigative poste in essere dalla procura di Salerno nei confronti di magistrati del Distretto giudiziario di Catanzaro.